La toccante testimonianza telefonica di un donatore samaritano, un uomo che ha deciso di donare in modo totalmente anonimo un rene a un paziente che non conosce, in attesa di trapianto, è stata ascoltata oggi in un convegno sull’argomento a Roma. È la nona volta che avviene una donazione di questo tipo in Italia, la prima dal 2019, e lo straordinario gesto ha innescato una catena di donazioni e trapianti che hanno riportato a una vita normale tre pazienti, che non potevano ricevere l’organo da un familiare per incompatibilità. Una storia raccontata dai protagonisti in un evento del Centro nazionale trapianti: dietro l’incrocio, tanta solidarietà. Donazioni e trapianti sono stati posti in atto in un solo giorno, con i prelievi in ospedali di Padova, Bologna e L’Aquila, poi una volta consegnati alle equipe chirurgiche, grazie al trasporto veloce e sicuro garantito dalla Polizia Stradale, sono stati subito trapiantati con successo nei tre pazienti. Fondamentale è che questo atto migliori la vita del donatore, oltre che di chi riceve l’organo. In totale, grazie alle donazioni samaritane sono stati realizzati finora 29 trapianti, con il coinvolgimento di 21 coppie donatore-ricevente. La solidarietà si deve però allargare, sono sempre più le persone che scelgono di donare gli organi al momento del fine vita. Una catena di solidarietà che può coinvolgere chiunque, in quella che il donatore ha visto come una trionfale partita contro la malattia.
