La Roma si è qualificata ai quarti di finale di Coppa Italia dopo aver battuto 4-1 all’Olimpico la Sampdoria dove affronterà il Milan. All’Olimpico, con venticinque minuti di alto livello e intensità, i giallorossi hanno chiuso il discorso infilando la porta di Vismara tre volte, prima con Dovbyk (9′ e 19′) e poi con Baldanzi (24′). Un atteggiamento distratto dei giallorossi ha permesso alla Samp di rientrare in partita al 61′ con Yepes, ma senza mettere in discussione il discorso qualificazione. Nel finale il poker di Shomurodov pochi secondi dopo l’ingresso in campo. Le risposte attese da Claudio Ranieri sono arrivate tutte nel primo tempo in una frazione giocata mettendo in luce tutta la differenza di categoria, e non solo, con un giusto approccio al match. Nel giro di venti minuti abbondanti la Roma si è portata sul 3-0 mettendo in ghiaccio il discorso qualificazioni e limitandosi a cercare di evitare altri problemi in un periodo molto delicato. Protagonista Artem Dovbyk, uno dei più attesi e confermato dal primo minuto dal tecnico, autore di una doppietta con i primi due palloni toccati: al 9′, bravo a capitalizzare l’assist di Saelemaekers deviando in rete il pallone coi tacchetti, e al 19′, lesto ad appoggiare in gol il pasticcio di Meulensteen dopo l’autotraversa del difensore blucerchiato. A calare il tris ha pensato Baldanzi con un diagonale vincente dalla distanza su suggerimento di Paredes.
Con la partita fortemente indirizzata però Ranieri ha dovuto fare i conti con una ripresa di tutt’altro tenore, almeno nei primi venti minuti. La Sampdoria di Semplici, alla seconda panchina blucerchiata dopo essere subentrato a Sottil, ha cambiato assetto cercando stabilità con l’inserimento di Ioannou e Depaoli sugli esterni, ma soprattutto ha trovato un atteggiamento più distratto della Lupa. Segnali che Ranieri non ha mancato di sottolineare in campo già prima della rete di Yepes che al 61′ ha riaperto potenzialmente il match. Una scossa che ha risvegliato la Roma dal torpore del secondo tempo, capace di alzare il livello di concentrazione e sfiorando il quarto gol con una clamorosa traversa di Soulé e un’altrettanto clamoroso errore davanti a Vismara di Dovbyk. Missione compiuta invece da Shomurodov che dopo pochi secondi dall’ingresso in campo ha deviato in rete di testa un cross di Angelino.