lunedì, Novembre 25, 2024

’’Aec, la Regione Lazio non è l’ente competente per le scuole primarie’

Cerveteri – Nella bagarre di questi giorni riguardo all’Aec (assistenza educativa culturale) sembrerebbe sia stato impropriamente riportato dalla stampa locale il fatto che la Regione Lazio tagliava l’assistenza specialistica per i disabili tanto che la direzione regionale scuola è intervenuta per chiarire la questione. In una nota inviata ieri alla nostra redazione la direzione regionale scuola ribadisce innanzitutto quello che è di loro competenza: «Sulla base del quadro normativo (decreto legge 112 del 31/03/98 art.139 comma 1) i destinatari degli interventi della Regione Lazio in ambito di assistenza specialistica sono gli allievi frequentanti il secondo ciclo di istruzione (medie e superiori), salvo per quanto riguarda i disabili sensoriali (non vedenti e non udenti), su cui la Regione Lazio è competente per ogni ordine e grado».
Il citato decreto legge 112/98 all’articolo 139 al comma 1 – come riportato nella nota – dice testualmente: «Sono attribuiti alle Province, in relazione all’istruzione secondaria superiore, e ai Comuni, in relazione agli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni concernenti (specificato al punto c) i servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio». Si specifica anche che: “ In seguito all’approvazione delle legge Delrio la competenza precedentemente attribuita alle Province è ora di competenza delle Regioni».
«In questo quadro – si precisa nella nota regionale – è assolutamente nomale che alla Direzione Scuola della Regione Lazio non sia pervenuta alcuna richiesta di finanziamento per l’assistenza specialistica di allievi disabili da parte degli Istituti Comprensivi Giovanni Cena e Salvo D’Acquisto di Cerveteri in quanto non è la Regione Lazio l’ente competente per le scuole primarie».
E’ tutto chiaro? In altre parole, per quello che interessa Cerveteri è obbligo dei Comuni provvedere all’Aec per i bambini disabili che frequentano la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria. E’ un diritto costituzionale avere gli assistenti già previsto nientemeno che all’articolo 13 comma 3 della legge 104 del 1992. Se c’è una ‘’colpa’’ è di quelli che non mettono i soldi per assicurare il servizio obbligatorio per legge e per sua natura.
Intanto va detto che per quanto riguarda le competenze regionali l’assistenza specialistica è stata garantita a tutti i disabili che l’hanno richiesta. Non c’è stato nessun ragazzino, precisano dalla direzione regionale, rimasto senza progetto in tutta la Regione Lazio. Se succede è solo per disguidi che si possono chiaramente riparare: per esempio la scuola non ha mandato il progetto esatto, ha sbagliato una dicitura se ne accorta in ritardo e lo ha mandato dopo. Ma non c’è stato nessun taglio perché sono stati finanziati il cento per cento dei progetti che rientrano nella loro competenza.
E questo con la consapevolezza che non si possono lasciare i bambini e ragazzi senza assistenza.
(Seapress)

Redazione
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