giovedì, Dicembre 26, 2024

Trasparenza e legalità sugli immobili comunali

In occasione della ricognizione dei locali di proprietà comunale è emerso che all’interno della Casa della Partecipazione di Maccarese alcune associazioni occupavano dei locali senza nessun titolo per poterlo fare». Lo dichiara la a consigliera Francesca De Pascali (Lista civica Crescere Insieme), delegata dal Sindaco al decentramento Amministrativo, che spiega: «È stata perciò immediatamente avviata un’istruttoria interna, procedura seguita sia dall’area demanio che dalla Polizia Locale, a seguito della quale è emerso che l’Associazione “Terrra” non aveva alcun titolo abilitativo. L’Associazione, nel 2017, in occasione della partecipazione ad un bando ministeriale, aveva indicato sul proprio programma, che avrebbe svolto attività come sportello di supporto al cittadino, una volta a settimana. Pertanto nessun immobile veniva concesso stabilmente poiché l’utilizzo doveva essere temporaneo. In realtà sia “Terrra” che la CGL , senza alcun titolo, senza il pagamento di canoni o utenze e senza che sia mai stata eseguita alcuna attività di manutenzione, sono rimasti stabilmente presso la struttura anche dopo essere state più volte invitate ad abbandonare gli spazi occupati. Mentre la Biblioteca dei Piccoli, è regolarmente occupante dei locali e non abbiamo infatti inviato loro nessuna comunicazione inerente a canoni pregressi e non corrisposti, al contrario di come si vuole far credere – prosegue – C’è stato probabilmente un accordo “informale” tra le parti e la precedente Amministrazione. È bene chiarire che gli immobili di proprietà comunale, non possono essere concessi a piacimento di chi governa ma devono essere riconosciuti all’esito di un bando e dietro pagamento di un canone. Pertanto è trasparente e corretta l’azione di questa amministrazione che ha richiesto i canoni pregressi a tutte le realtà presenti nella Casa della Partecipazione, già agevolate dal fatto di poter contare su un canone molto più basso rispetto ad un normale affitto. L’opposizione dovrebbe spiegare piuttosto per quale ragione sono stati concessi dei locali comunali, gratuitamente e in spregio di ogni evidenza pubblica, con conseguente danno erariale e sociale. Come stabilito dalla nostra amministrazione, la casa della Partecipazione sarà destinata a servizi erogati da enti pubblici in attuazione del decentramento amministrativo e, nel caso vi sia ulteriore disponibilità di locali, anche da entità che risulteranno vincitori di un bando pubblico».

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