Civitavecchia – Clamorosa asta fallimentare. E’ quella che interessa l’interporto. Il quinto tentativo di vendita del ramo di azienda della interporto di Roma piattaforma logistica Civitavecchia s.r.l. aveva visto da parte del giudice Giuseppe Bianchi l’accettazione della proposta della Fenice S.c.a.r.l. che aveva depositato anche una somma superiore al milione di euro come cauzione della vendita. Con il passare del tempo la cooperativa però ha ritardato il pagamento del saldo totale di oltre quattro milioni di euro, 4.184.883,20 per l’esattezza.
Nonostante il lavoro incessante del curatore Angelo Novellino, che da anni ormai cerca di vendere il ramo d’azienda, il giudice Giuseppe Bianchi (lo stesso che sta curando il concordato fallimentare di Hcs) ha deciso di non attendere oltre, di incamerare i soldi all’interno del fallimento e di riproporre per la sesta volta l’asta. «Si è prorogato all’affitto del ramo di azienda con i suoi quaranta dipendenti ed è stato disposto il sesto tentativo di asta dal giudice – ha spiegato il curatore fallimentare -. Speriamo sia quella definitiva. I soldi versati come cauzione verranno inseriti all’interno del fallimento, il giudice ha poi abbassato del venti per cento la base d’asta». «Come comune speriamo che al più presto si risolva questa situazione – ha spiegato il consigliere comunale Francesco Fortunato -. Soprattutto per i posti di lavoro e per il futuro di tutto l’interporto».
Nei prossimi sessanta giorni l’asta sarà aperta dopodichési procederà alla valutazione delle proposte e si andrà avanti solo con quelle accettate. Probabile che anche i vecchi soci della Fenice provino a prendersi l’azienda e l’investimento milionario fatto nell’asta precedente. In fondo visto il ribasso d’asta del 20%, si tratterebbe di una proroga di tempo, sottoposta però al rischio che altre imprese si intromettano nella vendita. Un rischio milionario.
(seapress)