L’immagine sulle stole dei sacerdoti e sul petto dei tanti fedeli sono testimonianza di grande devozione degli oltre 3000 fedeli nella Basilica di S. Giovanni in Laterano per la beatificazione di don Giovanni Merlini, sacerdote dei Missionari del Preziosissimo Sangue, nato a Spoleto, ma che a Roma – come anche a Sonnino, dove curò l’edificazione di una chiesa e di un monastero-, svolse tutto il suo apostolato fino alla morte nel 1873. E’ il primo ad essere elevato agli onori degli altari in questo Anno Santo. Il nuovo beato si distinse per mitezza d’animo, umiltà e per il sapiente discernimento nella crescita cristiana attraverso la ricerca della volontà di Dio. “Seppe coniugare – ha sottolineato nell’omelia il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto per le cause dei Santi – contemplazione ed azione. Per ogni difficoltà del prossimo – ha detto citando una testimonianza dell’epoca – era pronto all’aiuto, all’ascolto, con cuore misericordioso”. Fu amico e confidente del Beato Pio IX attraverso il Cardinale Giacomo Antonelli, suo segretario di stato e nativo di Sonnino, in quei tempi difficili dopo la breccia di Porta Pia per il forte anticlericalismo. Morì infatti proprio il 12 gennaio di 151 anni fa investito volontariamente dal vetturino di una carrozza, perchè sacerdote.