mercoledì, Gennaio 15, 2025

Crisi Saxa Grestone, chiuso lo stabilimento di Roccasecca resiste Anagni

Saxa Grestone lavora su tre impianti: due nel Lazio a Roccasecca e ad Anagni. L’ultimo a Gualdo Tadino in Umbria. La produzione centrale resta il sampietrino di ultima generazione, in grado di essere prodotto dal riciclo dei rifiuti e con caratteristiche tali da permetterne l’uso nell’arredo urbano con effetti positivi sul raffreddamento delle città. L’imprenditore Francesco Borgomeo ha così rilevato aziende decotte del territorio che lavoravano la ceramica. Come le vecchie aziende anche le nuove sono aziende energivore. L’impatto congiunto del Covid e della crisi energetica abbinato all’assenza di una centrale di biogas per cui l’imprenditore aveva chiesto le relative autorizzazioni ha innescato la crisi. L’impianto di Anagni è aperto e ai novanta dipendenti se ne aggiungono una cinquantina in arrivo da Roccasecca per soddisfare la domanda. Quest’ultimo impianto che da lavoro a 207 persone è chiuso. La cassa integrazione salva l’occupazione fino al 14 agosto. Borgomeo ci dice che l’azienda non ha problemi di mercato soprattutto all’estero e soprattutto nel Nord America. Ha problemi di liquidità. L’imprenditore proverà a convincere gli attuali obbligazionisti a immettere liquidità. Così potrebbero ripartire gli impianti. Il territorio del basso Lazio già colpito dalla crisi Stellantis, incluse le istituzioni e il consiglio comunale di Roccasecca, non vuole perdere questa risorsa.

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