giovedì, Gennaio 16, 2025

Milano, in dieci contro coppia di fidanzati all’uscita dall’Alcatraz. La ragazza: “Mi toccavano ovunque”

E’ finita in un incubo la serata di una coppia di fidanzati a Milano: all’uscita della discoteca Alcatraz dove avevano trascorso la notte tra venerdì 10 e sabato 11 gennaio, i due, studenti ventenni fuorisede, sono stati prima accerchiati da una decina di persone che voleva rapinarli di cellulari e soldi. Sfuggiti a questo tentativo, è stata la ragazza ad avere la peggio: le attenzioni del branco si sono, infatti, rivolte su di lei che, nella mischia, veniva assalita e palpeggiata. “Hanno provato a strapparmi la borsetta e mi hanno palpeggiato. Quelle mani mi toccavano ovunque, seno, glutei”, le sue prime parole ai carabinieri che l’hanno soccorsa. Poco prima l’intervento dei buttafuori del locale aveva evitato il peggio: i malintenzionati si sono dati alla fuga ma è stata permessa la cattura di uno, un 36enne nordafricano residente nella Bergamasca, per il quale è scattato l’arresto in flagranza ed è finito nel carcere di San Vittore con l’accusa di tentata rapina e violenza sessuale. Secondo l’accusa della vittima, sarebbe stato proprio lui a palpeggiarla. Continua, intanto, la caccia ai complici. Si sarebbe trattato di un vero e proprio raid sessuale. La coppia che lascia il locale e si apparta, l’assalto del branco che li mette all’angolo puntano al cellulare e al portafogli di lui, 21enne, e alla borsetta di lei, 19enne. Ma i due, seppure in inferiorità numerica riescono a resistere. E’ qui che scatta l’aggressione alla ragazza, che viene palpeggiata nelle parti intime. Le urla delle vittime fanno accorrere la security del locale, che favoriscono l’intervento dei carabinieri, impegnati in zona in un servizio di controllo straordinario. Come riferisce Il Corriere della Sera, mentre l’ambulanza prestava soccorso alla giovane ancora sotto shock e i militari sentivano i testimoni a verbale, la ragazza stessa ha visto tre nordafricani passare sul marciapiedi opposto e ha indicato agli investigatori uno di loro, un 20enne egiziano che vive a Milano, come presunto componente del gruppo di aggressori. Non è stata però in grado di stabilire se avesse o meno partecipato al tentativo di rapina e violenza. Per questo sono in corso accertamenti. Mentre non ci sarebbero dubbi sul coinvolgimento del 36enne egiziano finito in manette: la ragazza lo avrebbe riconosciuto con certezza e a incastrarlo ci sarebbero pure delle telecamere di sicurezza del parcheggio del supermercato dove è avvenuta l’aggressione alla coppia. La Procura ha chiesto così al gip la custodia cautelare in carcere per l’arrestato in flagranza, sottolineando il rischio di reiterazione del reato da parte di una persona dalla “spiccata pericolosità sociale” che ha approfittato della “forza intimidatrice del gruppo”. Quelle immagini confermerebbero la dinamica della rapina e della violenza descritta dalle vittime. Le indagini, intanto, proseguono per identificare tutto il gruppo degli aggressori e gli inquirenti sarebbero sulla buona strada. Stando a quanto si legge nella richiesta di convalida firmata dal pm di turno, riportata da Il Giorno, si tratta di “dieci-dodici persone di etnia maghrebina”. A febbraio di un anno fa, nello stesso parcheggio accanto alla discoteca Alcatraz, una 20enne statunitense era stata violentata da un 19enne. Si erano conosciuti in discoteca, poi si erano appartati nel cortile a tarda notte. Anche in quel caso i primi a intervenire erano stati i buttafuori del locale, poi l’arresto da parte della polizia.

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