venerdì, Gennaio 17, 2025

Discarica di Malagrotta, condanna a 3 anni per Manlio Cerroni

Il tribunale di Roma ha condannato a tre anni Manlio Cerroni e il suo ex braccio destro Francesco Rando in un filone dell’inchiesta della procura capitolina sulla gestione della discarica di Malagrotta. Il giudice monocratico con la sentenza emessa nel pomeriggio ha condannato anche Carmelina Scaglione a 2 anni. L’ex ras delle discariche romane, ora 98enne, nell’inchiesta capitolina era accusato in qualità, all’epoca dei fatti, di amministratore di fatto del consorzio Colari e della E.Giovi srl, insieme con gli altri due imputati in qualità di legali rappresentanti fino al febbraio 2014 della E.Giovi srl, perché “in concorso tra loro al fine di profitto e con attività organizzata gestivano abusivamente e abitualmente ingenti quantitativi di rifiuti speciali”. Il reato contestato riguarda il periodo dal 2006 al 2018. Secondo l’accusa gli imputati non avrebbero adempiuto all’obbligo di estrarre dalla discarica di Malagrotta “il rifiuto speciale denominato ‘percolato di discarica’, prodottosi per effetto della infiltrazione dell’acqua piovana nella massa dei rifiuti e della decomposizione naturale degli stessi”. Per tutti gli imputati, interdetti dai pubblici uffici per cinque anni, la pena è sospesa. Il giudice, dopo il processo con l’accusa rappresentata in aula dalla pm Rosalia Affinito, ha disposto il risarcimento alle parti civili, tra cui il Comune di Roma, e ha inoltre dichiarato il non doversi procedere per altri due capi di imputazione, in quanto estinti per prescrizione disponendo la confisca della società E.Giovi s.r.l.

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