giovedì, Gennaio 30, 2025

“Riduzione del 35% degli scarichi gettati a mare”

Il piano prevede l’installazione di un moderno sistema di trattamento dell’acqua che viene prelevata dalla stessa multinazionale nella falda idrica locale, attraverso tre pozzi. Acqua che verrà trattata da sistemi più innovativi ed efficaci prima di essere avviata ai reparti per la produzione di molti prodotti, detersivi liquidi, etc. Questa tecnologia innovativa consentirà di recuperare e riutilizzare almeno parte dell’acqua trattata, contribuendo a una significativa riduzione degli scarichi. Si passerà dagli attuali 266.608 metri cubi di acqua gettata nel fosso e quindi a mare ai 209.668 metri cubi annui. Scrive la Regione Lazio: “Riduzione degli scarichi da 266 608 m3 a 209 668 m3″. Un passo avanti importante per minimizzare l’impatto ambientale della produzione industriale. “Le modifiche che saranno introdotte al processo produttivo – spiega sempre la Regione Lazio – sono riportate di seguito: Upgrade dell’impianto di osmosi dell’acqua emunta dal pozzo esistente a servizio del reparto HDL, utilizzata per la produzione dei detersivi liquidi. L’upgrade comporterà una riduzione di circa il 35% delle acque reflue prodotte dal processo di osmosi che sono poi trattate e inviate allo scarico finale nel Fosso Secco”. Con tutti i vantaggi, si spera, per il mare tanto frequentato anche dai cittadini dei Castelli Romani, oltreché di Roma.

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