giovedì, Gennaio 30, 2025

Monitoraggio sulla multinazionale

La qualità delle acque scaricate sarà attentamente monitorata per garantire il rispetto dei limiti normativi. Gli studi condotti finora non hanno rilevato superamenti delle soglie consentite negli scarichi esistenti. Inoltre, le simulazioni effettuate tengono conto di condizioni meteorologiche estreme per verificare la compatibilità idraulica del sistema. La Regione Lazio ha stabilito che l’azienda dovrà rispettare rigorose prescrizioni ambientali, con controlli periodici per evitare inadempienze. Il territorio circostante lo stabilimento è caratterizzato da criticità ambientali legate alla contaminazione del suolo e delle acque sotterranee. Studi effettuati su campioni prelevati nell’area di Santa Palomba hanno evidenziato la presenza di elementi tossici come arsenico, fluoro e manganese, dovuti principalmente a fenomeni geologici naturali e, in misura minore, all’attività industriale. Nonostante queste sfide, l’impatto dello stabilimento P&G è stato giudicato compatibile con la tutela dell’ambiente, grazie alle misure adottate e ai miglioramenti tecnologici pianificati. La zona di Santa Palomba è caratterizzata da un ecosistema fortemente antropizzato. L’area fluviale del Fosso Secco, che riceve i reflui trattati, mostra segni di deterioramento, con una vegetazione ridotta rispetto alla sua composizione originaria. L’azienda avrà cinque anni per realizzare il progetto approvato. Il mancato rispetto delle scadenze comporterebbe la necessità di una nuova valutazione di impatto ambientale. Parallelamente la Regione Lazio continuerà a vigilare sul rispetto delle norme e sulla corretta implementazione delle misure previste. La riduzione dei reflui negli scarichi della multinazionale rappresenta un passo importante per la salvaguardia dell’ambiente marino di Torvaianica e per la qualità della vita nelle aree limitrofe di Pomezia.

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