È giunta al porto di Shengjin, in Albania, il pattugliatore Cassiopea della Marina Militare italiana che trasporta i 49 migranti salvati nel weekend in acque internazionali a sud di Lampedusa. La nave è entrata nel porto alle ore 07:30. A bordo si trovano bengalesi (in maggioranza), egiziani, ivoriani e gambiani, i quali saranno sottoposti alle procedure accelerate di frontiera previste per chi proviene da Paesi sicuri e non ha consegnato documenti di identità. Cinque migranti tra i 49 torneranno però in Italia, secondo quanto riferisce la deputata Pd Rachele Scarpa. Si tratta di due persone del Gambia, di una del Bangladesh e di altre due della Costa d’Avorio, mentre 8 provenienti dall’Egitto e 36 dal Bangladesh andranno nei centri di Gjader.I trasferimenti in Albania sono ripartiti dopo due mesi di blocco, sulla scia del record di sbarchi registrato a gennaio. I migranti provengono tutti da Paesi inseriti nella lista di quelli “sicuri”. Nell’hotspot “italiano” di Shengjin i richiedenti asilo saranno identificati e faranno uno screening medico approfondito. Se saranno riscontrate condizioni di vulnerabilità verranno portati in Italia, come è avvenuto in qualche caso nei due precedenti trasferimenti in Albania, a ottobre e novembre 2024. Gli stranieri verranno quindi trasferiti nell’altro centro sottoposto alla nostra giurisdizione, a Gjader, a una ventina di chilometri di distanza nell’entroterra, sulla base del trattenimento disposto dal questore di Roma. È nella zona di accoglienza del sito, che i migranti dovrebbero trascorrere la notte e le prossime settimane, in attesa dell’esito della domanda di asilo. Coloro ai quali la richiesta verrà respinta saranno trasferiti nel Cpr, all’interno del campo, dove è stata allestita anche una piccola prigione, per chi dovesse commettere reati. I giudici della Corte d’Appello della Capitale dovranno poi decidere, nel giro di 48 ore, se convalidare o meno il trattenimento degli altri 44 migranti. Entro giovedì, dunque, dovrebbe esserci il responso. Nelle altre occasioni i magistrati hanno sospeso la convalida per tutti i migranti trattenuti, rimandando alla decisione della Corte di Giustizia europea in materia di Paesi sicuri, attesa per il 25 febbraio, e gli stranieri sono stati quindi portati in Italia.