Grave incidente aereo nei cieli di Washington, capitale degli Stati Uniti. Alle 21 locali, le 3 di notte in Italia, il volo di linea 5342 operato da Psa Airlines per conto di American Airlines, partito da Wichita in Kansas, con a bordo 64 persone (60 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio) si è scontrato con un elicottero militare con 3 soldati Usa a bordo ed è caduto nel fiume Potomac, nei pressi dell’aeroporto Ronald Reagan. Fonti di polizia hanno confermato alla Cnn la presenza di vittime. Secondo la Cbs, che cita un funzionario, almeno 18 sono i corpi fin qui recuperati mentre non sarebbero finora stati trovati sopravvissuti. Ingenti i soccorsi. In seguito allo scontro l’aereo si è spezzato in due e il relitto si trova a oltre due metri di profondità nelle acque gelide del fiume, dove è precipitato anche l’elicottero militare, che si sarebbe a sua volta adagiato sul fondale. Entrambi i relitti si troverebbero in una posizione “molto instabile”. Ancora ignote le cause della tragedia: tra le ipotesi, un errore umano o un problema tecnico, ma l’Fbi ha intanto escluso che si tratti di un atto di terrorismo. Trump: “Tragedia che avrebbe dovuto essere evitata”.
I dati degli ultimi minuti di volo L’incidente è avvenuto verso le 21, quando l’aereo, un bimotore Bombardier CRJ-701 di fabbricazione canadese prodotto nel 2004, era in fase di atterraggio e, secondo le prime immagini di una telecamera di sorveglianza del vicino Kennedy Center, si è trasformato in una palla di fuoco. Particolarmente importanti per capire la dinamica saranno i messaggi scambiati con la torre di controllo. Il volo 5342 era in arrivo al Reagan a un’altitudine di circa 400 piedi (120 metri) e a una velocità di circa 140 miglia orarie (225 km/h) quando ha subito una rapida perdita di quota sul fiume Potomac, secondo i dati del suo transponder radio. Pochi minuti prima dell’atterraggio, i controllori del traffico aereo hanno chiesto al jet commerciale in arrivo se potesse usare la pista 33 (più corta), e i piloti hanno detto di sì. I controllori hanno quindi autorizzato l’atterraggio. I siti di tracciamento del volo mostrano però che l’aereo ha modificato il suo approccio alla nuova pista. Meno di 30 secondi prima dello schianto, un controllore del traffico ha chiesto all’elicottero Blackhawk, in volo di addestramento, se avesse in vista l’aereo in arrivo. Il controllore ha fatto un’altra chiamata radio all’elicottero pochi istanti dopo: “Pat 25 passa dietro il Crj”. Pochi secondi dopo, i due velivoli si sono scontrati. Il transponder radio dell’aereo ha smesso di trasmettere a circa 2.400 piedi dalla pista, più o meno a metà del fiume.
Al “Reagan” arrivate le prime famiglie dei passeggeri All’aeroporto Ronald Reagan di Washington, intanto, sono arrivate le prime famiglie dei passeggeri dell’aereo. Una processione dolorosa e angosciante tra informazioni ancora frammentarie.
Trecento soccorritori attivi in operazioni salvataggio Al momento sono circa 300 i soccorritori impegnati nelle operazioni di ricerca e salvataggio. Lo ha dichiarato il capo dei vigili del fuoco di Washington, John A. Donnelly Sr., durante una conferenza stampa all’aeroporto Reagan. Uno dei dirigenti che coordina i soccorsi ha detto che l’acqua del Potomac è gelida (intorno a 1 grado), scura e torbida, condizioni che rendono difficile il lavoro dei sommozzatori.
Il precedente: nel 1982 sul Potomac morirono 78 persone L’incidente ricorda lo schianto di un volo Air Florida che precipitò nel Potomac il 13 gennaio 1982, uccidendo 78 persone. Quell’incidente fu attribuito al maltempo, ma questa notte il cielo sulla capitale americana era terso. L’anno scorso invece si è sfiorato un incidente all’aeroporto Reagan che ha coinvolto un altro aereo della American Airlines. La quasi collisione a mezz’aria di due jet che si trovavano a meno di 1.300 piedi (400 metri) l’uno dall’altro ha spinto la FAA a indagare. Dalle indagini è emerso che un volo della American Airlines in partenza per Boston era stato autorizzato al decollo, ma l’ok è stato poi annullato per evitare la collisione con un aereo King Air in arrivo, che era stato autorizzato all’atterraggio su una pista vicina.
Trump: “Tragedia che avrebbe dovuto essere evitata” Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso cordoglio per le vittime dell’incidente aereo. “Che dio benedica le anime delle persone coinvolte”, si legge in una nota pubblicata sulla piattaforma social X dalla Casa Bianca, in cui Trump ringrazia anche i soccorritori impegnati nella ricerca di sopravvissuti. Poi, su Truth afferma: “L’aereo era una su linea di avvicinamento all’aeroporto perfetta e di routine. L’elicottero stava andando diritto verso l’areo per un periodo prolungato. Era notte limpida, le luci dell’areo erano acceso, perché l’elicottero non è andato su o giù, o perché non ha girato. Perché la torre di controllo non ha detto all’elicottero cosa fare invece di chiedergli se vedeva l’aereo. Questa è una brutta situazione che avrebbe dovuto essere evitata”.
Washington, aereo si schianta contro un elicottero militare e cade nel Potomac: a bordo 64 persone
