La Giunta capitolina ha approvato una delibera che stabilisce per la prima volta una riduzione delle tariffe Tari, di circa l’1% per le utenze domestiche e di oltre il 2% per quelle non domestiche. Si tratta di un provvedimento di grande rilevanza perché, si legge in una nota del Campidoglio, malgrado l’incremento dei costi del Piano Economico e Finanziario di Ama, sarà possibile alleggerire sia il peso sui cittadini che favorire un aumento degli investimenti. Attualmente, infatti, si registra l’incremento costante dei servizi a partire dalle strade servite (+13% rispetto al 2023), gli interventi di pulizia e spazzamento (+49%), i contenitori della differenziata (fino a +50%), e ancora migliaia di nuovi cassonetti e una più diffusa presenza sul territorio. Tutto ciò è stato possibile in gran parte grazie ai risultati della lotta all’evasione fiscale che nel 2024 ha consentito di recuperare oltre 50 milioni di euro. Inoltre, è stata condotta una rigorosa bonifica delle banche dati, aggiornando fino a mezzo milione di posizioni. ‘’Manteniamo le promesse e cominciamo ad abbassare la Tari ai cittadini – ha commentato il sindaco Roberto Gualtieri – Dopo tre anni di riorganizzazione amministrativa, digitalizzazione dei servizi e lotta all’evasione fiscale incassiamo dalla tariffa sui rifiuti il 53% in più rispetto al 2021 e, contemporaneamente, investiamo in nuovi mezzi, nuove attrezzature e personale, intercettando circa 360mila utenze che non pagavano il dovuto. Oggi Roma – ha proseguito il primo cittadino – è finalmente più pulita di tre anni fa, raccoglie più rifiuti, differenzia di più e sta realizzando impianti di trattamento e di smaltimento che si attendevano da decenni. E non intendiamo fermarci”.