Il premier israeliano Netanyahu, in visita negli Stati Uniti, ha incontrato Trump. “Sono per la liberazione di tutti i nostri ostaggi e il raggiungimento di tutti i nostri obiettivi di guerra, compresa la distruzione di Hamas”, ha detto Netanyahu. Il presidente americano ha sostenuto, per la prima volta, che il reinsediamento dei palestinesi sia permanente e che riguardi tutti i cittadini di Gaza. Trump ha ribadito infatti di essere convinto che Egitto, Giordania e altri Paesi “accetteranno” di accogliere queste persone sul proprio territorio. “I palestinesi non vogliono vivere a Gaza. Vivono in un inferno, nessuno vorrebbe viverci”, ha spiegato il presidente annunciando un viaggio nella Striscia. “Gaza sarà la rivière del Medioriente”, ha promesso. L’ambasciatore palestinese all’Onu: “Rispettare la volontà di vivere a Gaza”. Hamas: “Il piano di Trumo per Gaza è ridicolo”. Non ci sarà alcuna “normalizzazione” delle relazioni con Israele senza la creazione di uno Stato palestinese indipendente. Così l’Arabia Saudita, attraverso il proprio ministro degli esteri, ha replicato alle affermazioni del presidente Usa Donald Trump durante la conferenza stampa con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Il ministro ha ribadito che la posizione del regno rimane “ferma e incrollabile”. “L’Arabia Saudita continuerà i suoi incessanti sforzi per creare uno Stato palestinese indipendente con Gerusalemme Est come capitale, e non stabilirà relazioni diplomatiche con Israele senza di ciò”, ha dichiarato su X. “Dall’attacco del 7 ottobre stiamo combattendo i nostri nemici e cambiando il volto del Medio Oriente. Abbiamo devastato Hamas, abbiamo decimato Hezbollah”. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyhau. “Israele non è mai stato così forte ma per assicurare il nostro futuro dobbiamo finire il lavoro”, ha aggiunto Netanyahu, precisando “Israele finirà la guerra vincendola. La vittoria di Israele sarà la vittoria dell’America”. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, nello Studio Ovale della Casa Bianca, insieme al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, nella conversazione informale con i giornalisti, ha rilanciato il suo piano di ricollocare i palestinesi, spostandoli da Gaza. Alla domanda su dove trasferire i palestinesi, ha detto che potrebbero essere “in Giordania, Egitto o altri posti”. E potrebbero essere più di due”.