Il Tribunale di Civitavecchia ha rigettato il ricorso presentato da un gruppo di soci dell’Università Agraria, guidato dall’ex presidente Daniele De Paolis, che aveva impugnato la delibera adottata durante l’assemblea del 19 dicembre 2024. La sentenza, emessa il 31 gennaio 2025, conferma la legittimità della convocazione e delle decisioni assunte, respingendo tutte le contestazioni sollevate dai ricorrenti. La delibera impugnata includeva la nomina di nuovi rappresentanti per l’assemblea (Segretario e Presidente), lo scioglimento del consiglio di amministrazione, la nomina di un Commissario con poteri di gestione ordinaria e la revoca di alcuni soci. I ricorrenti avevano contestato presunte irregolarità nella convocazione dell’assemblea, nella gestione delle deleghe e nel processo decisionale. Tuttavia, il Tribunale ha respinto queste accuse, evidenziando che l’assemblea è stata convocata su ordine del Presidente del Tribunale, in conformità all’articolo 20 del codice civile. Secondo il Tribunale, la convocazione dell’assemblea è avvenuta nel rispetto delle normative, essendo stata ordinata dal giudice a seguito della mancata convocazione richiesta da oltre il 10% degli associati. Anche la gestione delle deleghe è stata ritenuta valida: le norme civili, come si legge nella sentenza, consentono il conferimento di deleghe senza la necessità di una regolamentazione statutaria specifica. Un punto centrale del ricorso riguardava l’esclusione di alcuni soci, decisa dall’assemblea. I ricorrenti sostenevano che la questione non fosse inclusa all’ordine del giorno. Il Tribunale ha stabilito che l’esclusione era correlata allo scioglimento del consiglio di amministrazione, argomento esplicitamente discusso. Inoltre, è stato chiarito che l’assemblea ha il potere generale di deliberare su gravi motivi di esclusione, come previsto dall’articolo 24 del codice civile. Il voto segreto adottato durante l’assemblea è stato un ulteriore motivo di contestazione. Anche in questo caso, il Tribunale ha sottolineato che nelle associazioni si applica il principio “una testa, un voto”, e che il voto segreto non viola alcuna norma statutaria. Insomma il respingimento del ricorso presentato da De Paolis & co. va a sancire la legittimità con cui l’assemblea del 19 dicembre si è mossa e rafforza la posizione del commissario straordinario Franco Barlafante. Intanto nei giorni scorsi l’Università agraria di Civitavecchia ha ufficialmente indetto le elezioni dirette per la nomina del Presidente e del consiglio di amministrazione, si terranno domenica 13 e lunedì 14 aprile 2025. Dopo le elezioni toccherà al nuovo cda effettuare un controllo sulle irregolarità che sarebbero state riscontrate in queste prime settimane di lavoro del commissario.