A pochi giorni dal consiglio comunale aperto sul phase-out della centrale Enel di Torrevaldaliga Nord, previsto per il 14 febbraio, si intensificano incontri e confronti per scongiurare il rischio che il colosso energetico abbandoni il territorio senza lasciare nulla in cambio. Il 5 febbraio, su richiesta delle organizzazioni sindacali Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil, si è tenuto un incontro a Palazzo del Pincio con il sindaco Marco Piendibene e l’assessore al Lavoro Piero Alessi. Un vertice necessario per discutere le ripercussioni della transizione energetica sui lavoratori diretti e sulle prospettive industriali della città. I sindacati hanno ribadito che il passaggio dal carbone alle fonti rinnovabili, previsto entro il 2025, non deve trasformarsi in una mera dismissione che penalizzi i circa 150 dipendenti diretti della centrale. Il timore è che la mancanza di un piano industriale concreto da parte di Enel possa comportare la dispersione di risorse umane altamente qualificate, costringendo molti lavoratori a trasferirsi altrove per ricollocarsi, con un conseguente impoverimento socio-economico del territorio. La futura cessazione della produzione a carbone non deve significare la fine della presenza di Enel a Civitavecchia, sostengono le sigle sindacali, che ritengono necessario garantire che l’azienda continui a offrire occupazione diretta, con posti di lavoro di qualità, e contribuisca allo sviluppo della comunità. Tra le principali proposte avanzate dai rappresentanti sindacali spiccano due punti chiave: un censimento delle attività remotizzabili gestite da Enel a livello nazionale, con l’obiettivo di favorire l’impiego dei lavoratori della centrale attraverso percorsi formativi mirati e ricollocazioni sul territorio, e la creazione di distaccamenti locali a Civitavecchia, sfruttando i fondi del PNRR destinati alla rete e alla transizione energetica, per consolidare la presenza dell’azienda e generare nuove opportunità di lavoro. Le richieste sono state ritenute legittime dall’amministrazione comunale, che si è detta disponibile a sostenere i lavoratori in tutte le sedi opportune. L’obiettivo condiviso è impedire che Enel, dopo decenni di presenza, lasci il territorio senza un piano di investimenti per il futuro. L’incontro con il sindaco Piendibene e l’assessore Alessi si inserisce in un percorso sindacale più ampio, iniziato mesi fa con il tavolo sulla riconversione produttiva dell’area, convocato a novembre in sala consiliare. La Rsu della centrale di Tvn ha ribadito la necessità di coinvolgere tutti gli attori istituzionali affinché la transizione energetica non si traduca in una crisi occupazionale. I sindacati affermano di aver bisogno di risposte concrete, sottolineando che ad oggi Enel non ha ancora fornito alcuna garanzia sulle richieste avanzate. È fondamentale che le istituzioni locali facciano sentire la loro voce per ottenere impegni formali dall’azienda. Il 14 febbraio rappresenterà quindi un momento importante di confronto per definire il futuro della centrale e dell’intero comparto energetico cittadino. L’amministrazione comunale ha invitato istituzioni, politica, aziende, rappresentanti sindacali e di categoria. Sarà l’occasione per chiedere ad Enel risposte concrete e impegni tangibili, affinché la transizione energetica possa rappresentare un’opportunità di crescita e non una condanna alla deindustrializzazione della città.