lunedì, Dicembre 23, 2024

Latina, conferenza stampa su scuole dell’infanzia comunali paritarie

Fermo restando il valore del prezioso ruolo svolto storicamente dalle suore negli asili comunali, oggi l’Ente è tenuto ad osservare il nuovo codice degli appalti varato lo scorso anno dal governo Renzi e poi modificato in Parlamento. Le parole pronunciate dal Vescovo aiutano tutti, credenti e non credenti, a comprendere la situazione. Il dovere morale di un’amministrazione, di un Sindaco, è quello di non lasciare nulla di intentato per garantire l’erogazione di un servizio così importante per la comunità, ma allo stesso tempo è altrettanto doveroso istruire tutte le procedure secondo quanto le norme prevedono senza nessuna possibilità di deroga.

Riferimenti normativi

Relativamente al quadro normativo che regolamenta le Convenzioni con le scuole paritarie, la cosiddetta legge Cantone (per il ruolo che riveste l’ANAC nella stesura delle linee guida) del 2016 ha sostanzialmente modificato i principi della stipula. La normativa (Nuovo  Codice degli Appalti – d.lgs n. 50/2016)  prevede che i servizi siano concessi esclusivamente attraverso un regolare bando di gara escludendo qualsiasi altra formula finora applicata.

Le tappe

⦁ La prima convenzione stipulata nel 1998 contiene la previsione del rinnovo tacito di anno in anno in contrasto con il divieto sancito dalla legge n.724 del 1994.

Art.44 (Contratti pubblici)
1. […]
2. E’ vietato il rinnovo tacito dei contratti delle pubbliche amministrazioni per la fornitura di beni e servizi, ivi compresi quelli affidati in concessione a soggetti iscritti in appositi albi. I contratti stipulati in violazione del predetto divieto sono nulli. Entro tre mesi dalla scadenza dei contratti, le Amministrazioni accertano la sussistenza di ragioni di convenienza e di pubblico interesse per la rinnovazione dei contratti medesimi, ove verificata detta sussistenza, comunicano al contraente la volontà di procedere alla rinnovazione.

Ne consegue che dal 1999 ad oggi le Congregazioni religiose hanno svolto il servizio educativo in assenza di un valido titolo giuridico.

Inoltre il servizio educativo svolto dalle Congregazioni è affidato senza procedura ad evidenza pubblica, in contrasto con il Decreto Legislativo n.50/2016 (Nuovo Codice Appalti)

⦁ Delibera di giunta n.478 del 3 novembre 2017 che “esprime atto di indirizzo agli uffici competenti per individuare nuovi ambiti, termini e forme di collaborazione tra il Comune di Latina e le Congregazioni religiose di cui trattasi, per continuare, nel rispetto della legge, ad avvalersi delle stesse in quanto ineliminabile punto di riferimento della nostra cultura locale, per attività di interesse generale anche diverse dall’insegnamento…”

⦁ Determinazione n.1752 del 6 novembre 2017. Rilevato che le convenzioni presentano elementi di criticità in relazione al quadro ordinamentale vigente – che non consente il rinnovo tacito di anno in anno – si è resa necessaria la disdetta entro il 31 dicembre dell’anno in corso

⦁ Nel frattempo gli uffici competenti hanno individuato le proposte presentate alle Congregazioni e adeguate alla normativa vigente:

⦁ la trasformazione delle scuole paritarie comunali in scuole paritarie religiose, percorso in cui l’Amministrazione interverrebbe con la concessione in comodato gratuito delle strutture oltre che con un contributo economico da determinare di concerto con le Congregazioni stesse;
⦁ la partecipazione delle Congregazioni religiose a un bando di gara ad evidenza pubblica per l’assegnazione del servizio;
⦁ la gara per l’affidamento della gestione delle scuole con la previsione della clausola sociale per l’impiego del personale religioso attualmente presente nelle strutture, assunto direttamente dal soggetto gestore.

Tali proposte sono emerse anche a seguito di incontri avuti con la parte ecclesiale, tra cui la Curia diocesana nella sua opera di mediazione, in cui si è condivisa la necessità di adeguare le situazioni in essere alla sopraggiunta normativa nazionale.

In uno spirito di fattiva collaborazione, infatti, tali proposte costituiscono l’impegno manifestato dalla Giunta municipale a garantire la priorità del mantenimento del rapporto con le congregazioni nel rispetto della legislazione vigente.

⦁ La Congregazione che gestisce l’istituto San Marco ha rifiutato tutte le proposte formulate in quanto le scuole paritarie religiose sono imprese oramai non più sostenibili. Anche la Congregazione delle Suore Cistercensi della Carità ha comunicato oggi 29 dicembre la cessazione del servizio da parte del personale religioso presso la scuola dell’infanzia di Borgo Podgora per mancanza di risorse umane. Delle altre Congregazioni si è espressa quella de Le Ferriere con cui è in corso un dialogo.

Il Tavolo

Su proposta del Sindaco, annunciata durante il Consiglio Comunale del 28 dicembre, si istituirà un Tavolo tecnico già convocato per il 2 gennaio, aperto ai capigruppo consiliari, ad una rappresentanza dei genitori dei bambini che frequentano la paritaria di San Marco e Don Andrea, parroco della cattedrale San Marco. Il Tavolo avrà il compito di accogliere e valutare eventuali proposte che dovessero pervenire da qualunque parte in causa e utili alla risoluzione della problematica, fermo restando la garanzia dell’erogazione del servizio nei tempi previsti.

Redazione
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