sabato, Febbraio 15, 2025

“Sanzioneremo tutti gli incivili”

Dopo le parole, i fatti. Palazzo Falcone corre ai ripari contro gli incivili e piazza le prima fototrappole anti-discariche abusive. Ne sono state collocate 15 al momento e verranno fatte ruotare a seconda delle esigenze e del degrado. «L’abbandono dei rifiuti – chiarisce Marco Pierini, assessore ad Ambiente e Igiene – è un’offesa all’ambiente, al decoro urbano e a tutti quei cittadini che ogni giorno si impegnano per garantire che la raccolta differenziata diventi una risorsa preziosa». I dispositivi sono stati posizionati in punti strategici della città. «L’obiettivo – prosegue Pierini – è quello di combattere il degrado urbano e individuare gli incivili che scaricano rifiuti di ogni tipo in mezzo alla strada. Oltre a sanzionare i colpevoli, intendiamo anche prevenire il verificarsi di questi comportamenti incivili. Le fototrappole, infatti, sono equipaggiate con sensori di movimento che attivano la fotocamera o la videocamera non appena una persona o un veicolo entra nel loro campo visivo. Ogni scatto o registrazione viene archiviato automaticamente e successivamente analizzato dalla Polizia locale, che può così identificare i responsabili e raccogliere prove utili per l’emissione di sanzioni». Confermata la strategia di coprire l’intero territorio. «Un altro aspetto importante – conclude l’assessore – è il sistema di rotazione delle fototrappole: questi occhi elettronici saranno spostati periodicamente per evitare che i trasgressori possano comprendere dove si trovano, aumentando così l’efficacia del controllo e della prevenzione. Vogliamo rendere Ladispoli una città più pulita e rispettosa dell’ambiente, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sulla necessità di rispettare le regole di corretta gestione dei rifiuti». Il comune di Ladispoli inoltre è in attesa dell’erogazione dei 18mila euro già finanziati da Città Metropolitana di Roma Capitale per ulteriori telecamere. È stata già presentata tutta la documentazione – ha confermato Pierini – che era stata richiesta dai dirigenti di palazzo Valentini.

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