sabato, Marzo 1, 2025

Omicidio Cerciello Rega, chiesto un nuovo processo per Gabriele Natale Hjort

Un nuovo processo d’appello per Gabriele Natale Hjort. Lo ha chiesto l’avvocato generale della Cassazione Gabriele Mazzotta, nella requisitoria depositata a due settimane dalla udienza fissata per il prossimo 12 marzo, per l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, avvenuta nella notte tra il 25 e il 26 luglio del 2019 a Roma. La richiesta è di accogliere i ricorsi presentati dalla Procura Generale della Corte d’appello di Roma e anche quelli della parte civile, perché servirebbe verificare la credibilità del carabiniere sopravvissuto quella notte, Andrea Varriale, che era insieme a Cerciello Rega e non è stato ritenuto attendibile quando ricostruì  – specificando che i due si erano qualificati chiaramente come carabinieri – la colluttazione che portò alla morte del collega. La sentenza di appello concludeva che i due turisti americani non fossero consapevoli di trovarsi di fronte a un pubblico ufficiale. Cosa pensarono gli imputati, cosa previdero, come si comportarono nei brevissimi frangenti che portarono alla morte del militare, momenti, definiti balordi, banali, superficiali, imprudenti. Parole dell’avvocato generale della Cassazione per motivare la richiesta di un nuovo processo d’Appello. Insieme a Gabriele Natale Hiort, che è attualmente agli arresti domiciliari vicino Roma,  quella sera c’era Elder Finnegan Lee, condannato con sentenza passata in giudicato a 15 anni di reclusione, per aver sferrato le 11 coltellate. Hjort secondo la sentenza d’appello avrebbe impedito a Varriale di difendere il collega. 

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