Papa Francesco “anche oggi è rimasto stazionario senza presentare episodi di insufficienza respiratoria”. Lo rende noto il bollettino medico diffuso in serata dalla Sala stampa vaticana sulle condizioni del Pontefice. “Come programmato, durante il giorno, ha effettuato l’ossigenoterapia ad alti flussi e nella notte verrà ripresa la ventilazione meccanica non invasiva – viene spiegato -. Il Santo Padre ha incrementato la fisioterapia respiratoria e quella motoria attiva. Ha trascorso la giornata in poltrona. In considerazione della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata”.
Questa mattina, nell’appartamento privato sito al decimo piano del Gemelli di Roma, il Santo Padre ha partecipato al rito della benedizione delle Sacre Ceneri che gli sono state imposte dal celebrante, quindi ha ricevuto l’Eucarestia. Successivamente si è dedicato ad alcune attività lavorative. Sempre nel corso della mattina ha chiamato P. Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia di Gaza. Nel pomeriggio ha alternato il riposo al lavoro. A guidare il rosario per la salute di Francesco, in piazza San Pietro, sarà il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del dicastero delle Cause dei Santi.
Monsignor Pena Parra: la preghiera della Chiesa affresco di unità “La preghiera per il Papa è un bellissimo affresco dell’unità della Chiesa”, ha detto monsignor Edgar Pena Parra, sostituto per gli Affari generale della Segreteria di Stato in un’intervista al Sir, l’agenzia stampa promossa dalla Cei. Il presule, tra i pochi ammessi a far visita al Santo Padre in ospedale, sottolinea che in questi giorni difficili c’è un’attenzione speciale per lui da ogni parte del mondo e dice: “Pur nelle diverse sensibilità e nelle differenze dei ruoli, ci troviamo tutti insieme come fratelli a pregare per il nostro pastore. Questa è la cosa più importante di tutte”.
Giornata stabile dopo le crisi Quella di martedì è stata una giornata stabile per Papa Framcesco. Dopo le due crisi respiratorie di lunedì si temevano altri episodi e invece ha alternato il letto alla poltrona, ed è tornato all’ossigeno ad alti flussi, quello meno invasivo somministrato attraverso i naselli. Ma per trascorrere più sicuramente la notte tornerà alla ventilazione meccanica con la maschera. Una precauzione dovuta, considerato che è proprio nelle ore del riposo che occorre ora più assistenza.
Il quadro resta complesso Nell’altalena ormai quotidiana sulla salute di Papa Francesco quello di martedì è stato un giorno di pausa ma in un quadro che resta complesso con la prognosi riservata. Il Papa – si ribadisce – non è fuori pericolo. E anche le crisi che ha vissuto lunedì e le due volte precedenti in questo quadro non sono state inattese dai medici. Fanno parte dell’evoluzione di questa polmonite curata con le stesse terapie da giorni ma senza ancora un pronunciamento che indichi una svolta da parte dello staff che lo cura. Una cautela che si evince anche dal fatto che ancora non è stato calendarizzato un nuovo punto stampa dei medici.
Ieri il Papa è però tornato a far sentire la sua voce, registrata alcune settimane fa, nel consueto video con le intenzioni di preghiera del mese, a marzo dedicate alle famiglie in crisi. Per la prima volta nel video non è apparso il Papa che leggeva il suo messaggio alla scrivania ma solo fotografie di repertorio. E’ stato spiegato al proposito che coloro che realizzano questi video, la Rete Mondiale di Preghiera, hanno deciso di modificarlo sostituendo le immagini girate nello studio del Papa, come di consueto, con fotografie perché, è stato spiegato, sarebbe stato inopportuno mostrare il Papa che stava bene quando, ormai da quasi venti giorni, è in una condizione diversa.
Inizia la Quaresima Oggi per tutti i cattolici del mondo comincia la Quaresima, con il rito delle Ceneri. E’ sicuro che il Papa vivrà questo periodo in “comunione spirituale” con il resto della Curia. Cioè a distanza. All’Aventino celebrerà al suo posto il cardinale Angelo De Donatis ma l’omelia che si ascolterà era stata preparata da Francesco. Venerdì cominceranno gli esercizi spirituali in Vaticano, predicati dal cappuccino padre Roberto Pasolini; anche in questo caso senza il Papa.
L’omelia: “Con malattia tocchiamo fragilità e dramma morte” Le ceneri richiamano la “fragilità nell’esperienza della malattia, nella povertà, nella sofferenza che a volte piomba improvvisa su di noi e sulle nostre famiglie”. Lo scrive Papa Francesco nell’omelia per il Mercoledì delle Ceneri letta dal cardinale Angelo De Donatis nel corso della funzione alla Basilica di Santa Sabina. Bergoglio evidenzia come “questa condizione di fragilità ci richiama il dramma della morte, che nelle nostre società dell’apparenza proviamo a esorcizzare in molti modi e a emarginare perfino dai nostri linguaggi, ma che si impone come una realtà con la quale dobbiamo fare i conti, segno della precarietà e fugacità della nostra vita”.
I vescovi europei: per tutta la Quaresima catena per la pace Una nota del Consiglio delle conferenze dei vescovi d’Europa dice che “dal mercoledì delle Ceneri e per tutta la Quaresima la Chiesa in Europa rimane radunata attorno alla mensa eucaristica per invocare la pace. L’appuntamento vede ognuno impegnato nell’organizzazione e celebrazione di almeno una messa per pregare per le vittime della guerra e invocare dal Signore una pace giusta e duratura, in particolare per l’Ucraina e la Terra Santa. In questi giorni di sofferenza e malattia rinnoviamo il nostro appello a pregare per la salute di Papa Francesco”.
Papa “stazionario”, il messaggio per l’Omelia delle Ceneri: “Inutile tentare di esorcizzare la morte”
