domenica, Marzo 9, 2025

Mattarella: “Presto per parlare di forze italiane in Ucraina”. “Rafforzare la Difesa Ue è uno sviluppo naturale”

In Ucraina “va cercata con convinzione, velocemente, una soluzione di pace che non mortifichi nessuna delle due parti, ma che sia giusta perché sia duratura, perché una pace basata sulla prepotenza non durerebbe a lungo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un’intervista all’emittente giapponese NHK. “L’Europa – ha spiegato il Capo dello Stato – è da tre anni che cerca di indurre la Russia a negoziare e tutti ci auguriamo che sia finalmente disponibile. Ripeto, serve una pace giusta che non crei un omaggio alla prepotenza delle armi perché altrimenti si aprirebbe una stagione pericolosissima per la vita internazionale”.
“Serve una soluzione che non mortifichi nessuna delle due parti” “Occorre che si arrivi a una soluzione che sia una pace conforme al diritto internazionale, per evitare che si riaffermi il principio, inaccettabile ormai, delle sfere di influenza per cui gli Stati più forti hanno il diritto di imporsi sugli Stati meno forti. Questo non è accettabile”. Rispondendo a una domanda sull’eventuale invio di truppe italiane di peace-keeping in Ucraina, Mattarella ha detto che “non siamo ancora a questo punto, non sono neanche iniziati i negoziati di pace. Parlare di quello che avverrà come soluzioni è totalmente fuori dal momento”. Il presidente della Repubblica ha ribadito che “quella della Russia all’Ucraina è stata un’aggressione in violazione delle regole del diritto internazionale, della carta dell’Onu, di ogni regola di convivenza tra i Paesi”. Ciò è accaduto “anche in violazione di un Trattato che neppure 30 anni fa la Russia aveva siglato con l’Ucraina a fronte della consegna, da parte dell’Ucraina alla Russia, di circa 5mila testate nucleari che erano state sovietiche. A fronte di questo, Mosca si era assunta il compito di garantire l’integrità e la sovranità territoriale dell’Ucraina. La violazione di queste regole è inammissibile, altrimenti si afferma il principio che uno Stato più forte può imporre la sua volontà con le armi agli Stati vicini meno forti e meno grandi. Questo renderebbe una barbarie i rapporti internazionali. Per questo in Europa vi è una forte difesa e un forte sostegno all’Ucraina”. “E’ evidente che una soluzione di pace deve essere circondata da garanzie che non si riprendano le ostilità e quindi garanzia di sicurezza. Ed essendo la Russia molto più potente e molto più armata dell’Ucraina significa garanzie di sicurezza per la sicurezza dell’Ucraina”. Il Capo dello Stato ha aggiunto che in Europa esistono delle preoccupazioni per cui “si pensa che è necessario rafforzare la Difesa europea. E questo è uno sviluppo naturale dell’integrazione europea che è andata avanti in questi decenni”. Mattarella è intervenuto anche sulla guerra dei dazi innescata dalle decisioni del presidente americano Donald Trump. “Italia e Giappone sono due grandi Paesi esportatori che hanno la convinzione fondatissima che sia indispensabile avere delle economie aperte, delle collaborazioni economiche tra gli stati che creano integrazione e interdipendenza. Un mondo fatto di economie chiuse, in contrapposizione tra di loro, è un mondo invivibile. Invece un mondo fatto di economie aperte è quello che nella storia ha sempre accompagnato la pace. Quando sono prevalse economie contrapposte, in contrasto radicale, c’è sempre stata una conseguenza di scontri e qualche volta di conflitti. Giappone e Italia condividono la loro opinione su tutte le principali questioni internazionali. Condividono i valori, valori come la democrazia, la libertà, lo stato di diritto, il libero mercato”.

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