domenica, Marzo 9, 2025

Morì per l’amianto, risarcimento della Difesa

La sentenza del tribunale civile di Roma che condanna il Ministero della Difesa a risarcire con un milione di euro i familiari di Clemente Crisci è un importante passo avanti nella lotta contro le conseguenze dell’esposizione all’amianto, in particolare per coloro che hanno servito nelle forze armate. La vicenda di Crisci, che ha prestato servizio in Marina Militare e ha sviluppato un mesotelioma pleurico a causa dell’esposizione all’amianto, evidenzia le gravi responsabilità del Ministero riguardo alla salute dei propri militari. La sentenza, che è passata in giudicato, rappresenta non solo un riconoscimento dei diritti dei familiari di Crisci, ma anche un segnale forte per la necessità di bonificare le navi della Marina Militare dall’amianto, un materiale noto per la sua pericolosità. La testimonianza di Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto e legale della famiglia, mette in luce il dramma umano dietro questa vicenda, evidenziando il dolore e la disperazione dei familiari di Crisci. Sebbene questa sentenza non possa restituire la vita a Clemente Crisci, essa costituisce un importante precedente legale e morale, che potrebbe influenzare future decisioni riguardanti la salute e la sicurezza dei militari e il riconoscimento dei diritti delle vittime dell’amianto.

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