L’Amministrazione comunale di Ladispoli, guidata dal sindaco Alessandro Grando, ha attivato iniziative significative per sensibilizzare la comunità riguardo alle problematiche delle persone sorde. Marco Cecchini, delegato al progetto “Ladispoli una città che sa ascoltare”, ha condiviso un episodio emblematico che dimostra l’efficacia di tali iniziative. Grazie alla formazione ricevuta in un corso sulla Lingua dei Segni Italiana (Lis), un cittadino ha contattato le autorità tramite i social media per segnalare un anziano sordo in difficoltà in un bar di via Palo Laziale. L’uomo, visibilmente spaesato e incapace di comunicare verbalmente, era spaventato e temeva che l’intervento dei carabinieri potesse portare a conseguenze negative. Cecchini ha raccontato che, una volta arrivati, sono riusciti a comunicare con l’anziano utilizzando la Lis. Nonostante la situazione iniziale fosse complessa, il signore si è tranquillizzato e ha iniziato a interagire in modo più sereno, grazie anche all’assistenza di Valentina Manca, che ha tradotto per lui. I carabinieri, dimostrando efficienza e gentilezza, sono riusciti a rintracciare i familiari dell’anziano, il quale ha espresso gratitudine e ha promesso di partecipare a future iniziative. Il progetto “Ladispoli una città che sa ascoltare” mira a promuovere l’inclusione delle persone sorde, consentendo loro di comunicare autonomamente. Presso l’Urp del comune, la biblioteca e le farmacie Flavia Servizi, sono disponibili tablet con l’app E-Lisir, che offre un servizio di video interpretariato. Questo servizio, fornito dalla Società Evoluzione Lis, sarà presto attivo anche presso il comando della Polizia Locale, rappresentando un ulteriore passo verso l’inclusione delle categorie più fragili. Cecchini ha sottolineato che a Ladispoli ci sono molte più persone sorde di quanto si possa pensare, evidenziando l’importanza di continuare su questa strada di sensibilizzazione e supporto.
“Ladispoli una città che sa ascoltare”: anziano sordo viene aiutato dalla comunità
