giovedì, Marzo 13, 2025

Trump: “Sanzioni devastanti alla Russia se non accetta la tregua”. Mosca: “Liberato l’86% del Kursk”


Parlando ai giornalisti nello Studio Ovale, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che le sanzioni per la Russia potrebbero essere “devastanti” se decidesse di continuare la guerra e di non accettare la tregua di 30 giorni. “Ci sono cose che si possono fare che non sarebbero piacevoli in senso finanziario”, ha detto Trump, come riporta la Bbc, “sarebbe molto male per la Russia. Non voglio farlo, perché voglio ottenere la pace”. Queste “questioni finanziarie” potrebbero rivelarsi “devastanti” per Mosca, ha aggiunto.La controffensiva russa per liberare la regione del Kursk dalle truppe ucraina e’ entrata nella fase finale. “Il comando del gruppo di truppe Nord”, ha affermato ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Interfax, “ha riferito al presidente russo Vladimir Putin che sono entrati nella fase finale dell’operazione per liberare il territorio della regione di Kursk dalle forze armate ucraine”.  I servizi segreti russi (Fsb) hanno annunciato di aver sventato una serie di tentativi di assassinio di ufficiali militari che partecipano alla guerra in Ucraina e di funzionari governativi, ai quali i servizi speciali ucraini intendevano inviare per posta pacchi contenenti bombe camuffate da profumo; un agente di Kiev e’ stato arrestato, ha riferito l’intelligence di Mosca come riportano le agenzie russe. “L’Fsb russo ha impedito una serie di atti di sabotaggio e terroristici pianificati dai Servizi speciali ucraini contro i militari del ministero della Difesa russo che partecipano all’operazione militare speciale, nonche’ contro i dipendenti pubblici che forniscono assistenza alle unita’ militari nella zona dei combattimenti”, si legge nella nota. All’aeroporto di Chelyabinsk, come specificato dall’Fsb, durante l’ispezione degli invii postali, sono stati trovati cinque pacchi contenenti ordigni esplosivi artigianali camuffati da set di profumi. Gli artificieri dell’Fsb li hanno disinnescati: i dispositivi erano pronti a esplodere una volta aperti. Tre anni dopo l’invasione russa il mercato del lavoro in Ucraina è tornato al 93% del suo livello prebellico. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato su portale specializzato nel settore dell’impiego, Work.ua. In particolare, a febbraio i datori di lavoro hanno pubblicato 98.736 annunci per altrettanti posti vacanti, il 4% in più rispetto a gennaio. “Dobbiamo procedere verso la pace, verso le garanzie di sicurezza, e dobbiamo liberare il nostro popolo. Siamo determinati a lavorare il più rapidamente possibile con i nostri partner. Il fattore chiave è la capacità dei nostri partner di garantire la prontezza della Russia a non ingannare ma a porre fine alla guerra in modo autentico. Perché in questo momento gli attacchi russi non si sono fermati”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui suoi profili social. “Circa un centinaio di droni ‘Shahed’ attaccano l’Ucraina ogni notte. Gli attacchi missilistici sono regolari. Alcune delle nostre infrastrutture civili e dei nostri porti sono stati colpiti, sfortunatamente, anche a Odessa”, ha aggiunto. “Continuiamo il nostro lavoro sul fronte diplomatico per garantire che tutte le condizioni necessarie siano rapidamente in atto per esercitare pressione sulla Russia, per raggiungere una vera pace. Sto aspettando un rapporto dalla delegazione ucraina che ha lavorato in Arabia Saudita e stiamo preparando nuovi compiti per la nostra diplomazia”, ha concluso Zelensky.

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