mercoledì, Aprile 2, 2025

Pasqua senza Papa Bergoglio, il Vaticano precisa: “Si decide in base ai miglioramenti”

Una Pasqua senza la presenza del Papa? Nel giorno della diffusione, da parte del Vaticano, del calendario delle celebrazioni della Settimana Santa e dell’Ottava di Pasqua, Domenica della Divina Misericordia in cui nell’ambito del Giubileo degli adolescenti sarà canonizzato il Beato Carlo Acutis, si nota l’assenza del nome del Pontefice dal programma. Solo appuntamenti, nessun celebrante indicato. La sala stampa della Santa Sede precisa che per quanto riguarda la possibile partecipazione di Papa Francesco alle celebrazioni di Pasqua, e i modi in cui questa si realizzerà, “si attende di vedere i miglioramenti delle prossime settimane e sulla base di questi miglioramenti si prenderà ogni decisione”. Sul tema da registrare anche il Segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin. E se è vero che tutto “si vedrà” col passare dei giorni il porporato sottolinea: “La Messa in Coena Domini normalmente si faceva fuori, in qualche istituto, in qualche carcere oppure in ospedale, quindi immagino che quest’anno non sia pensabile che il Papa possa uscire”. Il punto fermo è che magari serviranno altre modalità per governare la Chiesa, ma Bergoglio riuscirà a “farlo”. Per ora dice ancora Parolin priorità “al riposo”. Nulla di definitivo, dunque, ma, allo stesso tempo nessuna certezza a poco più di 20 giorni per quello che, per i cristiani, è il momento più importante di tutto l’anno liturgico. Papa Francesco “in questo momento certamente fatica a parlare eppure sono sicuro che trasmetterà messaggi persino con il suo silenzio”. Così il cardinale Gianfranco Ravasi, in una intervista al Messaggero. “La comunicazione non è fatta solo di suoni. Non è solo verbale. Uno sguardo negli occhi può raccontare tantissimo”, sottolinea. “E poi c’e’ il silenzio che non sempre riceve la giusta collocazione sebbene faccia parte, a tutti gli effetti, della comunicazione. Esiste il silenzio eloquente che puo’ valere dieci verbosi discorsi per esempio. E poi vi e’ la comunicazione del corpo”, come per esempio il pollice in su che il Pontefice ha mostrato dal balconcino del Gemelli prima di tornare in Vaticano. “E poi – continua Ravasi – ci sono i messaggi visivi negli stessi limiti della persona. E’ possibile realizzare grandi cose nonostante forti impedimenti personali”. Per quanto riguarda la Pasqua e gli eventi del Giubileo, e tra questi la canonizzazione di Carlo Acutis, il 27 aprile, Ravasi non vede “grossi problemi”. “Siamo tutti contenti per questo suo rientro e ancora una volta ci stringiamo tutti quanti attorno a lui, accompagnandolo con la preghiera, con l’affetto, e con l’augurio che la convalescenza prevista dai medici possa essere il più breve possibile e soprattutto proficua per ritornare nella pienezza del suo apostolato”. Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco a proposito del ritorno di Francesco in Vaticano, parlando a margine del convegno ‘Una enciclica per la vita, trent’anni di Evangelium Vitae’ in Sala della Regina a Montecitorio. Il Papa, al secondo piano di Santa Marta, nella stanza 201 vive la sua convalescenza con una assistenza h 24 della equipe medica della Direzione sanità e igiene del Vaticano continuando la terapia farmacologica, la fisioterapia motoria e soprattutto quella respiratoria che è collegata anche alla rieducazione alla parola. Lo fa sapere la Sala stampa vaticana fornendo aggiornamenti su come il Pontefice sta vivendo la sua convalescenza, le ‘dimissioni protette’, come le hanno definite i medici, da quando domenica è stato dimesso dal Gemelli. Bergoglio nella cappella al secondo piano dove vive concelebra la messa, riferisce sempre la Sala stampa del Vaticano.

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