Tarquinia – Occhi ancora puntati su Tarquinia e sui suoi "gioielli trascurati": sarà infatti presto in onda una puntata di “Buongiorno Regione”, il programma televisivo di informazione prodotto dalla testata giornalistica regionale della Rai, che indagherà da vicino alcune situazioni problematiche della zona.
Guidata dall’attivista tarquiniese Alessio Gambetti, la troupe della trasmissione ha aperto una panoramica volta a mostrare la bellezza del nostro territorio, ma anche le sue zone d’ombra: dall’erosione costiera all’ex base A.L.E., dalle condizioni di Porto Clementino al degrado della Civita.
"Abbiamo così tanto patrimonio, a Tarquinia, che troppo spesso ci dimentichiamo di custodirlo a dovere" commenta Gambetti, che prosegue: "Con la troupe di Buongiorno Regione abbiamo ripercorso alcuni dei temi più a cuore al mio gruppo; dalla Civita, il cui inaccettabile degrado è stato denunciato più volte, e per la quale si spera che la nuova gestione dell’Università Agraria porti finalmente ad una riqualificazione, sino a Porto Clementino, che è il simbolo del litorale poiché ne identifica sia le radici storiche che l’abbandono. Da anni ormai me ne sto occupando, facendo richieste e solleciti, ma tengo davvero a ricordare anche l’impegno dell’attivissimo comitato "Salviamo Porto Clementino", che da tempo si batte per esso; sono cittadini che si investono con passione per il proprio territorio, e credo debbano essere presi ad esempio".
E non potevano mancare i riferimenti al molo delle Saline: "Abbiamo ribadito la necessità di un ponte eco-friendly che finalmente sia sicuro ed accessibile anche dai disabili, per permettere l’accesso alla spiaggia in attesa dell’agognata riqualificazione della zona".
Questa ultima incursione RAI a Tarquinia, che segue a quella di maggior risonanza di Alberto Angela, sembra porre l’accento su un nuovo fermento che sta scuotendo la cittadina tirrenica da capo a piedi. Dalla stampa locale all’attivismo dei cittadini, passando per il nuovo interesse dei tarquiniesi verso i percorsi storici, il leitmotiv sembra essere quello di non accontentarsi piú dello stato dei fatti, ma di volere ad ogni costo, con fervore e passione, una Tarquinia finalmente degna dei suoi inestimabili patrimoni.
(seapress)