Il consiglio comunale del 14 aprile ha messo in luce una spaccatura significativa tra le forze politiche, in particolare tra la minoranza di centrodestra e il sindaco Tidei, alla luce della mozione di sfiducia proposta dalle opposizioni. La decisione dei consiglieri di minoranza di non partecipare ha sollevato interrogativi sulla coesione all’interno della loro coalizione, accentuata dall’assenza del capogruppo Domenico Fiorelli, cui è seguito il distacco del consigliere Roberto Angeletti che ha deciso di formare un gruppo misto. Durante la seduta, Angeletti è stato l’unico a lanciare critiche riguardo all’uso improprio dell’auto istituzionale da parte del sindaco. Tidei, d’altro canto, ha risposto con vigorosi attacchi alle opposizioni, definendo la loro assenza come un modo per evitare il confronto diretto e per sottolineare l’inefficacia della mozione di sfiducia, già bocciata in precedenza. Ha messo in evidenza i progressi fatti dalla sua amministrazione, con investimenti in infrastrutture e servizi, e ha criticato le polemiche sterili dell’opposizione, accusandola di non collaborare per il bene del comune, già gravato da un dissesto finanziario significativo. Infine, Tidei ha annunciato l’intenzione di avviare un’inchiesta sull’uso dell’auto comunale nella legislatura precedente, auspicando maggiore trasparenza sulle spese legate a quest’ultimo. Il consiglio comunale ha dunque rivelato non solo le tensioni politiche attuali, ma anche le sfide passate che influenzano l’amministrazione presente.
Consiglio Santa Marinella, Tidei ottiene la fiducia dei suoi “compagni di cordata”
