Ad appena poco più di 24 ore dall’incontro di Papa Francesco con i detenuti del carcere di Regina Coeli, si è consumata una nuova tragedia in un altro penitenziario capitolino, quello di Rebibbia. Un uomo di 56 anni, da tempo in carcere e con una pena ancora piuttosto lunga da scontare, si è tolto la vita. Si tratta del terzo suicidio in carcere nel Lazio dall’inizio del 2025, dopo quelli del 9 gennaio a Regina Coeli e del 19 febbraio a Frosinone. La vittima aveva problemi psichici, ed era alloggiata nella sezione dedicata ai detenuti con problemi psichici, ma non era destinato a una Rems, perché sempre riconosciuto ‘responsabile delle sue azioni’. Secondo il Garante dei detenuti Stefano Anastasia, l’uomo “avrebbe potuto però essere ammesso a un’alternativa alla detenzione per motivi di salute, ma la caccia alle streghe in atto nel nostro Paese contro chiunque sia stato in carcere e le carenze del sistema di assistenza psichiatrica territoriale rendono difficile trovare e concedere alternative”.