martedì, Aprile 29, 2025

Sparatoria a Monreale, 3 ragazzi uccisi e 2 feriti. Fermato 19enne, ha confessato, caccia ad altri 4

Dopo il fermo di Salvatore Calvaruso, il 19enne del rione palermitano dello Zen, accusato della strage, proseguono le indagini per identificare e arrestare i complici: sono due, forse tre le pistole che hanno esploso almeno 18 colpi in pieno centro a Monreale. Il decreto di fermo di indiziato di delitto è stato emesso dalla procura di Palermo. Le accuse per Calvaruso sono di strage, porto abusivo e detenzione illegale di arma da fuoco. Dalle immagini e dal racconto dei testimoni, sono almeno cinque i palermitani dello Zen (e forse qualcuno del rione Borgo Nuovo) protagonisti della rissa finita nel sangue. I militari del nucleo investigativo del gruppo di Monreale per tutta la giornata hanno sentito giovani dello Zen, perquisito molte abitazioni a caccia delle armi. Una delle ipotesi è che dopo la strage abbiano gettato le armi lungo la strada di ritorno, quasi 15 chilometri. Calvaruso, che in un primo momento aveva confessato ai carabinieri sostenendo di essersi solo difeso dall’aggressione dei monrealesi, non ha fornito alcun aiuto agli investigatori nell’interrogatorio davanti al sostituto procuratore Felice De Benedittis. Ha scelto di rimanere in silenzio. Dunque, rimangono solo le parole dette durante le “dichiarazioni spontanee”, prima di avvalersi della facoltà di non rispondere davanti al pm. Ha rinunciato al mandato, alla vigilia della richiesta e dell’udienza di convalida del fermo del cliente, l’avvocato Giovanni Castronovo, legale di Salvatore Calvaruso. Lo ha reso noto lo stesso professionista, “dopo una lunga riflessione, tenuto conto del grande impegno che la vicenda richiede”. Castronovo spiega di essere “mosso da grande senso di responsabilità e di rispetto nei confronti di chi, in un momento assai particolare e delicato della sua esistenza, aveva deciso di affidarmi la sua difesa. Però mi trovo costretto a rinunciare, poiché risulta assolutamente inconciliabile temporalmente con quella già assunta nell’ambito di tanti altri procedimenti di pari complessità”. Calvaruso dovrà nominare un nuovo difensore di fiducia. Il pm Felice De Benedittis ha tempo fino a domani per chiedere la convalida del fermo e il giudice dovrà decidere nelle successive 48 ore. Domani intanto sarà affidato l’incarico per l’esecuzione delle autopsie sulle tre vittime

A caccia di quattro complici
Ma non si fermano le ricerche di tutti i componenti del gruppo ritenuto responsabile, a vario titolo, della strage di Monreale. Sarebbero ricercati altri quattro dopo il fermo del diciannovenne che ha confessato ai carabinieri, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al magistrato. Sarebbero almeno due, in particolare, i componenti del branco di palermitani che hanno aperto il fuoco contro il centinaio di persone che affollava, nella notte tra sabato e domenica, la via Benedetto D’Acquisto, di fronte al Pub 365: ne sono convinti gli inquirenti, che cercano un altro giovane che – come quello arrestato – hanno sparato ad alzo zero e ad altezza d’uomo sui ragazzi che stavano trascorrendo una serata tranquilla. Nell’eccidio sono morti Andrea Miceli, Salvatore Turdo e Massimo Pirozzo, feriti un trentatreenne e un sedicenne. I carabinieri hanno ricostruito che almeno cinque persone hanno fatto irruzione in via D’Acquisto, non lontano dal Duomo di Monreale, scatenando una rissa selvaggia, a colpi di tavolini e sedie, poi certamente Calvaruso – secondo l’accusa – ha impugnato una pistola e ha cominciato a sparare “oltre 20 colpi sulla folla di 100 persone”. In questa azione non sarebbe stato da solo: si cerca non solo l’altro che ha sparato, ma anche gli altri. Rischiano tutti l’incriminazione per strage.

Il 19enne arrestato
Come detto la Procura del capoluogo ha arrestato un 19enne palermitano, Salvatore Calvaruso, con l’accusa di strage, porto abusivo e detenzione illegale di arma da fuoco. Il ragazzo è sospettato di aver ucciso a colpi di pistola Andrea Miceli, Massimo Pirozzo e Salvo Turdo durante una rissa scoppiata nel paese sabato notte. Il giovane fermato ha piccoli precedenti penali. È stato portato nel carcere Pagliarelli di Palermo. I sospetti degli investigatori si concentrano anche su un’altra persona, immortalata dalle telecamere su uno scooter mentre si allontanava dal luogo della sparatoria. Ieri mattina è stato denunciato il furto del mezzo, ma per gli inquirenti potrebbe essere il tentativo di spiegare la presenza dello scooter in via Benedetto d’Acquisto. Calvaruso, il 19enne del quartiere Zen di Palermo, ha reso dichiarazioni spontanee confessando di essere stato tra coloro che hanno sparato. Successivamente, in sede di interrogatorio, si è avvalso della facoltà di non rispondere. E’ quanto emerge dal provvedimento di fermo firmato dal pm Felice De Benedittis.

Che cosa è accaduto sabato notte
Una notte tragica per Monreale, con tre giovani vittime e due feriti, al termine di una sparatoria che ha insanguinato la centralissima via Benedetto d’Acquisto, a poca distanza dal Duomo. Circa venti colpi di pistola, che hanno spezzato le vite di Massimo Pirozzo, 26 anni, Salvatore Turdo, 23, e Andrea Miceli, 25, ferendo altri due, di cui uno minorenne, ricoverati all’ospedale Civico di Palermo. La sparatoria è avvenuta intorno all’una, al culmine di una lite davanti a un locale di via D’Acquisto tra un gruppo di giovani monrealesi e dei palermitani provenienti dal quartiere Zen. Parole grosse, rissa e poi le pallottole, almeno 18. Due ragazzi sono deceduti sul colpo, il terzo è morto in ospedale.

Articoli correlati

Ultimi articoli