Roma – martedì 17 aprile, nelle ore di chiusura di un’isola ecologica in zona EUR, militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale hanno sorpreso due soggetti che dall’interno dell’area recintata estraevano rifiuti, con la complicità di un terzo che provvedeva a caricarli in un furgone.
I militari sono dunque intervenuti, nella flagranza di reato, per interrompere il furto di rifiuti urbani a danno della collettività, accertando che i tre, appartenenti al medesimo nucleo familiare composto dai genitori e da un figlio minore, tutti di nazionalità bosniaca, avevano sottratto ingenti quantità di rifiuti pericolosi e non pericolosi.
All’interno del furgone, infatti, sono stati rinvenuti elettrodomestici, batterie al piombo esauste, rifiuti metallici ferrosi e non ferrosi di varia natura.
Su tali materiali si sviluppa un fiorente mercato illegale a danno della collettività, con conseguente generazione di situazioni di degrado generato dalla lavorazione illegale dei rifiuti per estrarne i materiali economicamente più remunerativi, spesso bruciandoli.
Di conseguenza i Carabinieri hanno arrestato i tre soggetti. Nella mattina di ieri, dopo l’udienza di convalida, i due genitori sono finiti in carcere mentre il minore collocato in una comunià.