di Francesco Rossi
Se state pensando di comprare azioni Ferrari in Borsa, state probabilmente puntando – più o meno consapevolmente! – a uno dei titoli del lusso su quattro ruote più apprezzati del mondo. Il brand del cavallino rampante è infatti uno dei marchi più riconoscibili del Pianeta, ed è anche uno dei simboli del made in Italy di maggiore spessore qualitativo. Le azioni Ferrari, con tale premessa, fanno riferimento alla possibilità di poter partecipare al capitale sociale della storica casa automobilistica di Modena, oggi riconducibile alla holding controllante Ferrari N.V., con sede legale in Olanda. Il presidente della società è Sergio Marchionne, l’amministratore delegato di Fiat Chrysler, che qualche anno fa è subentrato in tale ruolo all’ex presidente Montezemolo.
Quotate per la prima volta nel 2015 sul NYSE, la Borsa di New York, il 4 gennaio 2016 hanno avuto modo di sbarcare anche a Piazza Affari, facendo la loro comparsa sul segmento MTA di Borsa Italiana. Come ben comprensibile, numerosi sono gli elementi che influenzano il trend delle quotazioni delle azioni, a cominciare dal suo principale valore aggiunto: la notorietà e l’apprezzamento che è possibile esprimere nei confronti di questo brand, che a sua volta è la perfetta sintesi della storia, della fama, della tecnologia, della qualità e dell’attenzione ai dettagli di massimo livello da parte dei tecnici della società.
Oltre a tale fattore di forza, quando si cercare di acquistare un’azione Ferrari bisognerebbe cercare di comprendere quali siano i trend di settore, tenendo a mente che Ferrari non è solo parte integrante del comparto auto, bensì di quello del lusso. Il settore delle auto di lusso è fortunatamente meno colpito dalla crisi del settore automotive, e i livelli di vendita e di appeal si sono mantenuti sempre particolarmente elevati anche nelle fasi più difficili. Ulteriormente, quando ci si affaccia alla valutazione dell’investimento in azioni Ferrari in Borsa, si può ben ricordare come uno dei principali elementi che occorrerebbe valutare è anche la previsione che la società ha formulato sul fronte commerciale e delle sponsorship. Nel primo ambito, si può rammentare come il driver più importante sia certamente il lancio dei nuovi modelli: la produzione di un nuovo modello riesce infatti a stimolare gli acquisti tra i clienti di fascia alta, che attendono con particolare enfasi i nuovi rilasci da Modena.
Da non sottovalutare, infine, le notizie sulle sponsorizzazioni. Anche se in realtà il core business societario, e la quota prevalente del fatturato, è rappresentata dalla vendita delle auto vetture, non va mai dimenticato che la voce "sponsorship" è certamente uno dei componenti che può comunque influenzare nella maniera più ingente il risultato netto di conto economico e, dunque, la redditività societaria. Tenete inoltre sempre sotto controllo le notizie e gli aggiornamenti che riguardano la casa del Cavallino Rampante: spesso rumors e indiscrezioni (molto frequenti per la "rossa") possono influenzare l’evoluzione delle quotazioni in misura di rilievo. Attenzione anche ai risultati dei campionati (Formula 1) in cui è impegnata la Ferrari: un ottimo risultato potrebbe dare la giusta enfasi alle quotazioni del titolo!