Con l’identificazione certa dei resti ossei umani trovati a fine marzo vicino al grattacielo multietnico ’Hotel House’ di Porto Recanati, che appartengono alla 15enne bengalese Cameyi Mossamet scomparsa da Ancona nel maggio 2010, passa alla Procura di Macerata il fascicolo aperto dai magistrati anconetani riguardante la giovane: l’iniziale ipotesi di sequestro di persona, archiviata e poi riaperta, cambierà in omicidio volontario e soppressione di cadavere ’fondendosi’ con l’indagine sui resti rivenuti a Porto Recanati. A riferirlo è il Procuratore di Macerata Giovanni Giorgio che coordina l’inchiesta affidata al pm Rosanna Buccini. Dopo i primi responsi dell’Istituto di medicina legale di Ancona che hanno accertato la corrispondenza dei resti con il dna della madre di Cameyi, la Procura attende anche spunti investigativi da eventuali testimoni. La giovane venne vista per l’ultima volta entrare all’Hotel House dove alloggiava il ’fidanzatino’ 20enne, inizialmente indagato e ora irreperibile.