"Il tasso di occupazione dei laureati magistrali biennali dell’Università degli Studi Roma Tre, a un anno dal conseguimento del titolo, è pari al 73,4%. Il 28,2% degli occupati può contare su un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato, mentre il 27,3% su un contratto a tempo determinato. L’8,7% svolge invece un’attività autonoma e il 28,4% un’attvità part-time. Il tasso di disoccupazione corrisponde al 16,9%. Sono questi i dati che emergono dal Rapporto 2018 di Almalaurea sul profilo e la condizione occupazionale relativi all’anno accademico 2016-2017 dell’Università di Roma Tre, che oggi ha aperto le porte alle future matricole per presentare la nuova offerta didattica. L’indagine ha coinvolto 6.368 laureati, di cui 3.499 di primo livello, 1.992 magistrali biennali e 800 a ciclo unico". Lo comunica in una nota l’Università di Roma Tre.
"L’Università Roma Tre, che conta ad oggi oltre 32mila studenti iscritti ai propri corsi di laurea, – prosegue la nota – ha registrato un incremento delle immatricolazioni del 6% rispetto all’anno precedente. Gli oltre 900 docenti, gli studenti e il personale amministrativo costituiscono l’eccellenza dell’ateneo, comprovata recentemente dall’attribuzione ministeriale del bollino Dipartimento di eccellenza a ben quattro dei dodici dipartimenti di RomaTre. Il più giovane ateneo della Capitale guarda al futuro puntando non solo sulla qualità della didattica e della ricerca, ma anche sulla presenza negli scenari internazionali e cittadini. Roma Tre, infatti, grazie a un profondo radicamento sul territorio, contribuisce allo sviluppo economico-sociale della Capitale e della Regione Lazio".
"Questa giornata di incontri – ha dichiarato il prof. Paolo Mattera, delegato del Rettore per l’Orientamento – consente ai potenziali futuri studenti di avere un primo contatto con i docenti e le strutture dell’Università. Il nostro obiettivo è di orientarli verso una scelta meditata e consapevole. Molto spesso, purtroppo, i diplomati optano per un corso di Laurea in base a suggestioni estemporanee, dettate da pressioni ambientali e da stereotipi diffusi. Il nostro compito è perciò quello di dargli tutti gli strumenti per decidere in modo autonomo, con cognizione di causa e spirito critico. Una scelta consapevole degli studi può infatti aprire la strada a un risultato duplice: non solo prepararsi ad affrontare con lucidità le sfide di un mercato del lavoro mutevole, ma anche acquisire gli strumenti per comprendere il mondo in cui viviamo".
"Secondo il Rapporto di Almalaurea – prosegue la nota – il tasso di occupazione dei laureati triennali a un anno dal conseguimento del titolo è pari al 69,1%, mentre quello di disoccupazione al 17%. Tra gli occupati, il 42,8% prosegue il lavoro iniziato prima della laurea, il 22,8% ha invece cambiato lavoro. Il 24,9% degli occupati, poi, ha un contratto a tempo indeterminato, rispetto al 32,3% che possiede un contratto non standard, in particolare a tempo determinato. L’8% svolge un’attività autonoma, come libero professionista o imprenditore, e infine il lavoro part-time coinvolge il 46,1% dei soggetti coinvolti. Per quanto riguarda i laureati triennali, poi, dalla ricerca emerge che il 38,8% gli occupati considerano il titolo molto efficace per la professione che svolgono. Più nel dettaglio, il 32,1% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’Università. L’84,3% degli intervistati si dichiara soddisfatto del rapporto con il corpo docente e l’80,2% considera particolarmente adeguate le infrastrutture messe a disposizione dall’ateneo. Più in generale, l’88,2% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso, tanto che il 72% dei laureati sceglierebbe nuovamente lo stesso corso e lo stesso Ateneo e solo l’8,5% cambierebbe Facoltà. Tra le principali novità offerte dall’ateneo, c’è il Polo universitario in ’Ingegneria delle tecnologie per il mare’ ad Ostia, promosso da Roma Tre in collaborazione con la Regione Lazio e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il progetto, pressoché unico in Italia, è dedicato alla formazione degli ingegneri che progetteranno e applicheranno le nuove tecnologie destinate a sfruttare le energie rinnovabili di origine marina".