venerdì, Novembre 22, 2024

Salvini: “Bruxelles non può ricattare il Governo. Cambiamenti epocali dalle prossime elezioni europee”

“Sono più propenso a pensare che i lobbisti di Bruxelles non possano sopportare la nostra presenza nel governo. Questa reazione non mi sorprende: dopo molti anni di controllo dei burattini, sono ora costretti a confrontarsi con due movimenti politici, che non hanno da ricattare e che non devono nulla a nessuno, tranne che per proteggere gli interessi della propria gente”. Sono le parole, che certamente provocheranno più di qualche reazione del leader della Lega, vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini in un’intervista alla Tass in occasione della sua visita in Russia. “Sono convinto – ha aggiunto Salvini – che la maggior parte delle critiche apocalittiche che vengono quotidianamente inflitte al nostro governo non corrispondono al reale stato delle cose e alla realtà in cui vivono i nostri cittadini. Altrimenti, come puoi spiegare che tutti i sondaggi d’opinione rivelano il sostegno del nostro governo al 60%?”. “Le imminenti elezioni europee costituiranno l’inizio di cambiamenti epocali per il futuro dell’Europa”, ha sottolineato Salvini. “I nostri avversari parlano di una catastrofe imminente, ma questo riguarda solo i loro interessi personali. Per le nazioni europee, tuttavia, ci sarà un’opportunità senza precedenti di creare una nuova Unione, che sarà principalmente un’unione di territori sovrani, basata sui principi della democrazia, e non sugli interessi di una minoranza di speculatori finanziari, come prima”. Il vicepremier Matteo Salvini prima di atterrare a Mosca era tornato ad attaccare il Presidente della Commissione Ue, Juncker. I suoi, dice il leader della Lega, sono “solo dei pregiudizi politici di chi arriva da un’altra stagione. Rappresenta partiti che hanno preso batoste a tutte le ultime elezioni”. E rincara la dose parlando all’agenzia di stampa russa Tass: “Sono sempre più convinto che le lobbies finanziarie a Bruxelles non possono accettare la nostra presenza al governo, per anni hanno manipolato fantocci mentre adesso sono costretti ad avere a che fare con due movimenti politici verso i quali non possono fare ricatti”. Secondo Salvini, grazie alla manovra “ci sarà un bel po’ di gente che riconquisterà dei diritti: al lavoro, alla pensione, alla salute, all’accompagnamento. Persone che fino a ieri erano dimenticate”. Ribatte al vicepremier il segretario del Pd Maurizio Martina: “La manovra è anche una sberla alle imprese e a chi crea lavoro: tagliati gli incentivi di Impresa 4.0, stop ACE e IRI. Risultato: 2 miliardi di tasse in più. Ladri di futuro”, puntualizza su Twitter. Sulla manovra arriva anche il commento del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, che parla di un “forte” rischio bocciatura da parte dell’Ue e afferma che l’Italia “è ancora in tempo per fare marcia indietro”. Tajani sottolinea che la manovra “non va nella direzione dell’interesse” dell’Italia: “Non diminuisce la pressione fiscale, non crea nuovo lavoro, non c’è nulla per le imprese”, ma contiene “soltanto assistenzialismo”.

Redazione
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