L’ANPI di Ladispoli e Cerveteri condanna con fermezza la proposta del consigliere comunale Giovanni Ardita di intitolare una piazza di Ladispoli a Benito Mussolini che segue la proposta di piazza Giorgio Almirante. Scrive il consigliere accanto all’immagine del duce: “La prossima mozione la presenteremo sulla storia, su chi ha cambiato l’Italia, ha reso grande Roma, bonificato la nostra costa, su chi ha fatto grandi opere, strade, porti e monumenti che non hanno mai ceduto, diamo a Cesare quel che è di Cesare”. Ardita ha dimenticato le macerie della guerra, i dispersi e i lutti! Una dichiarazione oltraggiosa che cade anche nei giorni in cui L’Italia commemora l’Olocausto, la deportazione degli ebrei, e in modo massiccio di quelli romani. L’intenzione di Ardita è un insulto alla memoria in quanto Mussolini e i fascisti, con Giorgio Almirante, sono stati fautori con le leggi razziali del 1938 e complici delle deportazioni e degli stermini. Vorremmo ricordare ad Ardita che esiste il reato di apologia del fascismo e quindi, dal momento che egli è un rappresentante dello Stato, è tenuto al rispetto della Costituzione. Con questo stesso spirito invitiamo il Sindaco Alessandro Grando e la Giunta a prendere le distanze e a condannare le parole del consigliere GiovanniArdita.
Il direttivo ANPI di Ladispoli e Cerveteri