domenica, Novembre 24, 2024

Denuncia di Coldiretti: “A rischio un prodotto alimentare su quattro”

A rischio fake nel carrello della spesa un prodotto alimentare su quattro che non riporta obbligatoriamente l’origine in etichetta. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti presentata in occasione del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio dove è stata presentata con il Commissario Europeo alla Salute Vytenis Andriukaitis la petizione europea “Eat original! Unmask your food” (Mangia originale, smaschera il tuo cibo) per chiedere alla Commissione di Bruxelles di agire sul fronte della trasparenza e dell’informazione al consumatore sulla provenienza di quello che mangia. “In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. “Oltre 4 italiani su dieci (42%) sono disponibili a pagare oltre il 10% in più pur di avere garantita l’origine Made in Italy del prodotto dal campo alla tavola, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè”. Un’iniziativa autorizzata dalla stessa Commissione con la Decisione 2018/1304 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 244 del 28 settembre 2018 a firma del vice presidente Franz Timmermans e che gode del sostegno di numerose organizzazioni e sindacati di rappresentanza al fianco della Coldiretti. Alla petizioni hanno già aderito tra gli altri il vicepremier e Ministro degli Interni Matteo Salvini, il vicepremier e Ministro del Lavoro Luigi di Maio e il Ministro delle Politiche Agricole e del Turismo Gian Marco Centinaio. Di fronte all’atteggiamento incerto e contradditorio dell’Unione Europea che obbliga a indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per i salumi, per la frutta fresca ma non per i succhi e le marmellate, per il miele ma non per lo zucchero nasce – spiega la Coldiretti – un fronte europeo per la trasparenza in etichetta con la raccolta di un milione di firme in almeno 7 Paesi dell’Unione. L’obiettivo è dare la possibilità a livello europeo di estendere l’obbligo di indicare l’origine in etichetta a tutti gli alimenti dopo che l’Italia, affiancata anche da Francia, Portogallo, Grecia, Finlandia, Lituania, Romania e Spagna, ha già adottato decreti nazionali per disciplinarlo in alcuni prodotti come latte e derivati, grano nella pasta e riso.

Redazione
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