La quarta commissione Bilancio della Regione Lazio, programmazione economico-finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio, presieduta da Marco Vincenzi (Pd), ha dato parere favorevole, a maggioranza, alla proposta di legge regionale n. 60 – relativa al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive, e alla pl n. 61, con la quale si riconosce la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa. Con le due leggi che ora dovranno approdare nell’Aula consiliare per l’approvazione definitiva, la Regione Lazio riconosce i propri debiti fuori bilancio, per un ammontare complessivo di poco più di un milione e mezzo di euro. Come ha spiegato l’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, “con la proposta di legge n. 60 si provvede al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio della Regione Lazio derivanti da sentenze esecutive, per un ammontare complessivo pari ad euro 597.390,13, riferiti a debiti per spese di parte corrente. Con la proposta di legge n. 61 – ha proseguito Sartore – si provvede al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio della Regione Lazio derivanti da acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa, per un ammontare complessivo pari ad euro 916.751,96, di cui euro 881.283,45 riferiti a debiti per spese di parte corrente ed euro 35.468,51 riferiti a debiti per spese in conto capitale”. Tali importi sono il frutto della ricognizione, dell’individuazione e della quantificazione delle situazioni debitorie sussistenti per le relative fattispecie alla data del 31 dicembre 2017, operata da ciascuna direzione regionale competente mediante l’adozione di appositi provvedimenti amministrativi, in coordinamento con la direzione competente in materia di bilancio. Dopo aver illustrato le modalità di copertura finanziaria, Sartore ha ricordato che l’approvazione delle pl 60 e 61 rappresenta il tassello finale della chiusura dei consuntivi 2017, propedeutico all’imminente manovra di bilancio 2019-2020. Hanno dichiarato il proprio voto contrario alla pl 61 i consiglieri Porrello (M5s) – “perché trattasi di debiti sorti eludendo le normali procedure d’acquisto” – Sergio Pirozzi (Lista Pirozzi) e Orlando Tripodi (Lega). Quest’ultimo s’è anche astenuto sulla pl 60.