Il sindaco di Fiumicino scrive a Matteo Salvini preoccupato per il ripetersi di episodi in alcune aree prese di mira dalla criminalità
Montino nella sua lettera rivendica il lavoro fatto dal Comune e denuncia la sproporzione tra criminalità e forze in campo per fronteggiarla. Scrive Montino: “Egregio Ministro dell’Interno On. Matteo Salvini, Le scrivo per sottoporre alla sua attenzione i problemi di sicurezza che interessano il Comune che amministro. Negli ultimi mesi abbiamo assistito al permanere di episodi di varia gravità in alcune aree del nostro territorio particolarmente prese di mira dalla criminalità. Il Comune di Fiumicino, per quanto di propria competenza, seppur limitata, già da tempo sta agendo per cercare di contrastare questi fenomeni. È uno dei Comuni che ha messo in campo un sistema avanzato di circa 100 telecamere, cui se ne aggiungeranno entro l’anno altre 10 e il collegamento alle telecamere delle altre forze dell’ordine, grazie a un bando regionale che ci assegna oltre 50 mila euro. Queste telecamere già vengono ampiamente utilizzate, non solo per le contravvenzioni a chi abbandona rifiuti sul territorio, ma anche per indagini, persino per fatti gravi. Ma sicurezza è anche rendere le nostre strade più vivibili: continuano infatti gli interventi per portare l’illuminazione nelle zone ancora al buio. Negli ultimi 5 anni abbiamo acceso oltre 2mila nuovi punti luce, passando da 7 mila a oltre 9 mila. Rimane un dato di fatto: la sicurezza delle persone e delle cose non è solo una prerogativa del Comune, ma in particolare degli Organi dello Stato. È per questo che ho deciso di lanciare un appello accorato a Lei, che ne ha la diretta competenza. Sul nostro territorio, per quanto riguarda l’aumento del personale delle Forze dell’Ordine, Carabinieri, Polizia, nulla è cambiato negli ultimi anni. Noi, invece, in fatto di sicurezza, abbiamo bisogno di avere risposte immediate. Occorre una riorganizzazione generale dei presidi territoriali in particolare dei Carabinieri, aumentare la dotazione di personale, da tempo ferma a poche decine di unità, compresa quella dei poliziotti locali, sotto organico di 100 unità ma impossibile da aumentare a causa dei tetti di spesa, a fronte però di un territorio vasto oltre 220 chilometri quadrati, una popolazione di oltre 80 mila abitanti che d’estate raggiunge i 300 mila, oltre alla presenza dell’hub aeroportuale più grande del Paese. Non è pensabile procedere in questo modo. Il lavoro che ogni giorno svolgono le poche forze dell’ordine presenti e i nostri pochi poliziotti locali è encomiabile, ma c’è una palese sproporzione tra l’organizzazione statale e le esigenze del territorio in fatto di sicurezza. È l’ora di passare dai proclami ai fatti. Questa Amministrazione non si è mai fatta scrupoli nel chiamare in causa il Governo anche durante le legislature passate, a prescindere dall’appartenenza politica dei Ministri o del Premier. Già a gennaio scorso fu organizzato un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza dalla Prefetta Basilone, ed è solo l’ultima delle iniziative interforze intraprese in tema di sicurezza per il Comune di Fiumicino. Consapevoli dei limiti delle competenze dell’Amministrazione comunale, ma sensibili agli appelli che quotidianamente i cittadini ci rivolgono, abbiamo già convocato per i primi di novembre una riunione che coinvolgerà Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia locale per valutare insieme quali misure ulteriori sia possibile intraprendere. Rimane indispensabile l’intervento del Ministero in termini di una maggiore presenza di uomini e donne delle Forze dell’Ordine sul territorio, senza cui ogni sforzo di questa Amministrazione rischia di risultare vano. Certo di un suo riscontro, le porgo i miei più cordiali saluti”. Esterino Montino Sindaco di Fiumicino