Migliaia di persone con cartelli e fischietti, una banda di ragazzi e uno striscione che circonda il Nettuno mentre piazza del Campidoglio scandisce “dimissioni, dimissioni”. È una Roma borghese, poca esperienza di piazza ma molta rabbia quella che cinge Palazzo Senatorio unità nello slogan delle sei promotrici: “basta degrado” (#Romadicebasta). I simboli sono molti e diversissimi: dalle reti dei lavori infiniti in testa a mo di corona, alle ramazze di saggina, dalle biciclette ai tamburi. Tanti capelli bianchi e qualche passeggino. Chiedono le dimissioni della sindaca di Roma Virginia Raggi e della sua Giunta, e un cambiamento di rotta della città. “Abbiamo tollerato troppo, la città è nostra, riprendiamocela” grida una delle organizzatrici a un megafono. Le fa eco un boato. “Dimissioni, dimissioni”.