domenica, Novembre 24, 2024

Danni del maltempo lungo la costa a Civitavecchia, Santa Marinella, Cerveteri, Ladispoli e Fiumicino

Sul tutto il territorio in azione per ventiquattro ore pompieri, carabinieri, vigili urbani e volontari della protezione civile. Due morti nel frusinate ed uno nel casertano

Il giorno dopo si contano i danni. La furia del maltempo ha flagellato la costa da Civitavecchia a Fiumicino, passando per Cerveteri e Ladispoli. Anche la Capitale è rimasta paralizzata per la caduta di alberi. Il Lazio è stata la Regione dove si sono contati più vittime. Due sono le persone che hanno perso la vita sulla via Casilina, nel Comune di Castrocielo, in provincia di Frosinone, dove una quercia è crollata su un’auto in transito, una Smart, uccidendo un imprenditore e il suo collaboratore che erano a bordo. Le vittime, un 37enne un 38enne di Arce, sono rimaste incastrate nell’abitacolo e per loro non c’è stato nulla da fare. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono giunti i carabinieri di Pontecorvo e il personale del 118. Moltissimi inoltre i danni in tutta la provincia di Frosinone e in provincia di Latina. A Terracina una tromba d’aria ha devastato il centro storico, causando il crollo di diversi pini secolari: uno di questi si è abbattuto su una vettura, uccidendo la persona che si trovava a bordo. Un’altra è rimasta gravemente ferita. Una vittima anche in Campania. Un 21enne della provincia di Caserta stava camminando a piedi nel quartiere di Fuorigrotta, quando è stato investito da un albero probabilmente sradicato dal forte vento di scirocco che soffia sul capoluogo campano da questa notte. I carabinieri lo hanno trovato esanime al suolo e hanno chiamato il 118; inutile la corsa all’ospedale San Paolo. Il maltempo nel nostro comprensorio ha imposto ovunque super lavoro per vigili del fuoco, protezione civile e polizia locale.

Civitavecchia, pompieri in azione h. 24. Vigili del Fuoco hanno continuato per tutta la serata e la nottata a svolgere in città e nel comprensorio, molteplici interventi di soccorso relativi alle avverse condizioni meteo: dissesti statici, alberi, tetti, cornicioni, intonaci, antenne, balconi, pericolanti, ecc. In tutti i casi i pompieri con tutte le forze disponibili, hanno messo in sicurezza strutture e persone. Alcuni colleghi smontanti sono rimasti in servizio per far fronte alle molteplici richieste di soccorso. Nella tarda mattinata di ieri vigili del fuoco ancora in azione a Civitavecchia dove era in atto la rimozione di un albero ad alto fusto che si era abbattuto su due autovetture in via Lombardia danneggiandole. Sul posto Autogru e altri mezzi dei vigili del fuoco di Civitavecchia.

Bomba d’acqua a Santa Marinella. Nella tarda mattinata una vera e proprio bomba d’acqua ha colpito contemporaneamente Civitavecchia e Santa Marinella creando allagamenti soprattutto allo scalo ferroviario della città portuale ed alla stazione della Perla del Tirreno. A causa delle violenti piogge il traffico ferroviario, da e per la Capitale, ha subito pesanti ripercussioni.

Paura a Cerveteri. Per la caduta di una pianta nella zona dello stadio Galli problemi in via Settevene Palo, già martoriata dalle frane. Una pianta di ulivo ha invece bloccato la circolazione tra via Tenuta di Zambra e via di Zambra. Altri alberi volati via in periferia, a Ceri, a I Terzi e sul cavalcavia di Furbara dove oltre alla protezione civile è intervenuto l’esercito. Sulla costa accerchiati dalle onde gli stabilimenti a Campo di Mare, tra cui il Six Beach distrutto. I sindaci di Cerveteri e Ladispoli, rispettivamente Alessio Pascucci e Alessandro Grando, avevano invitato i cittadini a viaggiare in auto lontani da pali della pubblica illuminazione e segnaletica, balconi e palazzi. Disagi anche per i pendolari della Roma-Civitavecchia dopo il crollo di rami e alberi sulla linea ferroviaria.

 Ladispoli spazzata dal vento. Le raffiche di vento hanno superato i 100 chilometri orari. Le onde, alte oltre 4 metri, hanno divorato le spiagge e creato danni agli stabilimenti balneari raggiungendo le verande e i ristoranti. In particolar modo lo Scorpion Bay in via Santa Marinella e numerose altre strutture sul lungomare di via Regina Elena, tra cui il Nettuno e il Miramare. In ginocchio l’approdo di via Marco Polo. I pescatori del circolo di Porto Pidocchio con l’aiuto di ruspe e mezzi meccanici hanno trascinato via le barche per evitare che venissero trascinate a largo. Danni ovunque in città. Un cartellone pubblicitario ha distrutto un’auto parcheggiata in via Glasgow. Un grosso albero è stato sradicato in centro tra via Ancona e via Odescalchi rischiando di travolgere un automobilista in transito. Tralicci caduti in via Rimessa Nuova e in molte zone di campagna. Tegole delle case scoperchiate al Miami e sparpagliati i contenitori della raccolta differenziata. A Marina San Nicola un pino si è spezzato rovinando su via Saturnia.

 Vento e pioggia, i danni a Fiumicino. Le raffiche di vento hanno creato il panico per un giorno ed una notte su tutto il territorio. Alberi pericolanti, rami caduti, paline divelte che si sono abbattute sulla strada, è questo lo scenario lasciato dalla furia del maltempo che un po’ in tutto il territorio. In via delle Pineta a Fregene un ramo caduto ha occupato mezza carreggiata. Altra criticità in via San Carlo a Palidoro, all’altezza dell’ospedale Bambin Gesù, per un ramo crollato sulla strada. A via di Monte Cadria a Fiumicino un albero spezzato a metà si è abbattuto sulla carreggiata rendendo quasi impossibile il passaggio di auto e pedoni. Disagi per chi proveniva da Aranova e percorre la strada che porta ai laghetti di Mezzaluna direzione Maccarese: prima dell’entrata della Leprignana un grosso albero ha bloccato la viabilità. Decine le chiamate al comando della Polizia Locale, in azione per la messa in sicurezza anche la Protezione civile.

Alberto Sava

 

 

 

 

 

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