L’impatto degli stimoli economici contenuti nella manovra messa a punto dal governo “è incerto nei prossimi due anni e probabilmente negativo nel medio termine, se lo spread dovesse mantenersi su livelli elevati”. Il giudizio è contenuto nel rapporto pubblicato dagli ispettori del Fondo monetario internazionale al termine dell’ispezione annuale nel nostro Paese. In particolare, i tecnici dell’istituto di Washington stimano che la crescita si manterrà “attorno all’1% tra il 2018 e il 2020 per poi declinare successivamente”. “I previsti stimoli” economici contenuti nel provvedimento messo a punto dal governo – prosegue il Fondo – “comportano sostanziali rischi verso il basso” per la crescita “poichè lascerebbero l’Italia molto vulnerabile”. I tecnici di Washington prevedono anche che “il debito pubblico rimarrà attorno al 130% del Pil nei prossimi 3 anni” e, “oltre a ciò”, si legge nel documento, “un aggiustamento fiscale aggiuntivo sarà necessario per stabilizzarlo sulla base delle nostre previsioni di tassi d’interesse crescenti a causa della normalizzazione della politica monetaria e l’aumento della spesa previdenziale”. Monito anche sulle pensioni: abbassare l’età non garantisce l’ingresso dei giovani.