Il ministro della Difesa israeliano, Avigdor Lieberman, si è dimesso per protesta contro la decisione dell’esecutivo Netanyahu di aderire al cessate il fuoco con le fazioni palestinesi della Striscia di Gaza. Quell’accordo e’ “inaccettabile”, ha sottolineato il falco leader del partito di estrema destra Israele Beytenu. Lieberman ha spiegato che anche tutti i membri del suo partito lasceranno il governo e ha chiesto che si vada a elezioni anticipate. “C’e’ una mancanza di chiarezza nella visione politica e della sicurezza dell’attuale governo ed è ora di presentare la data delle elezioni”, ha detto Lieberman che aveva definito “una resa al terrorismo” il cessate il fuoco raggiunto lunedì con il movimento islamico palestinese nella Striscia di Gaza. Tra le decisioni che lo hanno spinto a dimettersi, Lieberman ha citato sia fatti recenti – l’autorizzazione al trasferimento di carburante e di milioni di dollari di fondi dal Qatar alla Striscia – che vecchie rivendicazioni degli ultra-nazionalisti per scelte dei governi israeliani come l’accordo per lo scambio di prigionieri nel 2011 che pure riportò a casa il soldato Gilad Shalit lo stesso ritiro unilaterale israeliano da Gaza nel 2005. Per Hamas le dimissioni di Lieberman sono una “vittoria per Gaza” e dimostrano “l’incapacita’ di affrontare la resistenza palestinese”.