Ric. e pubbl. – “Anche quest’anno gli alunni della Ladispoli1, si sono trovati a lavorare ad un progetto trasversale in modo molto sentito e partecipato e si sono interessati a questo tema così delicato, contro la violenza sulle donne, per definire, insieme alla loro docente, prof.ssa Tiziana Aloj, un percorso di sensibilizzazione e di informazione, e ribadire l’eliminazione della violenza alle donne non soltanto in occasione della Giornata internazionale. Il nostro progetto continua quindi durante tutto l’anno, ricordando il costante e continuo lavoro delle istituzioni e delle associazioni che si occupano delle donne, come le Forze dell’ordine e tutti i centri anti-violenza. «Vanno superate discriminazioni, pregiudizi o stereotipi sui ruoli e sulle attitudini basati sull’appartenenza di genere, iniziando dall’infanzia e in particolare dal mondo della scuola», è l’appello Del nostro Presidente Mattarella che aggiunge: «la prevenzione avviene soltanto continuando ad operare per una profonda trasformazione culturale che trovi il suo miglior esito nella promozione del rispetto e nell’affermazione delle donne nella società». La nostra Scuola non può che accogliere in modo sentito questo messaggio che i ragazzi della secondaria hanno voluto esprimere con disegni , cartelloni, pensieri, video e fotografie. Il problema è che in questa società pervasa di violenza è difficile prendere coscienza di certe situazioni. Manca spesso una consapevolezza verso la violenza non-fisica, come le coercizioni e le manipolazioni, come il Bullismo! Tutti vediamo la violenza, ma riusciamo a non guardarla. Se questi ragazzi, attraverso questo percorso, potranno prendere coscienza e arrivare a capire la brutale gravità e la natura subdola della violenza in tutte le sue accezioni nei rapporti e della facilità con la quale questa arriva a distruggere persone e donne che non ricevono l’aiuto di cui hanno bisogno al momento giusto, allora, se dovesse capitar loro di assistere ad una situazione difficile, sapranno che sarà giusto intervenire e parlare alle vittime per aiutarle. Per questo, dare informazioni e fornire dati sulla definizione e sulla diffusione della violenza di genere e sulle sue caratteristiche; mettere a fuoco gli stereotipi più comuni sui soggetti autori di violenza nei confronti delle donne ; creare consapevolezza sui comportamenti e gli atteggiamenti violenti che connotano una “cultura della sopraffazione” ; promuovere una cultura della prevenzione e della non violenza nei rapporti sociali, sono obiettivi di grande importanza che non vanno mai trascurati ma al contrario , devono diventare uno stile di vita, una ricerca continua e non una ricetta per stare tranquilli. La nonviolenza è tutt’altro che debolezza e rassegnazione. È lotta. È forza morale, è forza della cooperazione” !
Marianna Miceli (Docente dell’Istituto)