Il colosso cinese delle tlc Huawei è pronto ad accettare le richieste del National Cyber Security Center britannico per non essere escluso dallo sviluppo della rete 5G nel Regno Unito. Lo rivela il Financial Times, citando fonti che seguono da vicino la vicenda, secondo le quali il gruppo si è riunito questa settimana con i dirigenti del Ncsc britannico e avrebbe accettato di introdurre una serie di richieste tecniche, proposte da Londra, per risolvere le falle identificate nei propri dispositivi e nel proprio software. La mossa dei cinesi fa seguito alle pressioni del governo degli Stati Uniti, che ha indicato la possibilità che Huawei sia coinvolta in attività di spionaggio informatico e soprattutto arriva dopo l’arresto in Canada, su richiesta Usa, di Meng Wanzhou, responsabile finanziario di Huawei e figlia del fondatore Ren Zhengfei. Huawei avrebbe accettato di sottoporre i termini dell’accordo in una lettera formale al Ncsc. Londra, da parte sua, secondo il Ft, avrebbe sostenuto che come le preoccupazioni britanniche siano legate a carenze tecniche e non alle origini cinesi di Huawei