Theresa May inizia oggi un ‘tour diplomatico’ nel tentativo di salvare l’intesa sulla Brexit. May – riferisce la stampa britannica – sarà a Berlino per parlare con la cancelliera Angela Merkel, quindi all’Aja per vedere il premier olandese Mark Rutte, infine a Bruxelles, per colloqui con il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, e quello della Commissione, Jean-Claude Juncker. Ieri intervenendo nell’aula dei Comuni, la premier britannica aveva annunciato il rinvio del voto, previsto per oggi, della Camera dei Comuni sull’accordo per la Brexit. “Se procedessimo e votassimo domani – aveva detto May – l’accordo verrebbe respinto con un margine significativo”. La premier aveva quindi annunciato la riapertura della discussione con la Ue sull’accordo con particolare riferimento al meccanismo da individuare per mantenere aperto il confine irlandese, dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. Il tour europeo, spiega il sottosegretario nel dipartimento per la Brexit Martin Callanan, serve soprattutto ad ottenere rassicurazioni sul fatto che la Gran Bretagna non rimarrà “permanentemente intrappolata” nel backstop, la clausola di garanzia per assicurare che il confine fra Irlanda e Irlanda del nord rimanga aperto. La premier May “cercherà di ottenere queste assicurazioni aggiuntive che i deputati hanno chiesto per non rimanere intrappolati nel backstop… penso sia molto importante ottenere assicurazioni legalmente vincolanti”, ha detto Callanan a Bruxelles, sottolineando che non si tratta di riaprire il negoziato sull’accordo raggiunto con l’Ue. L’accordo sulla Brexit verrà sottoposto al voto del parlamento prima del 21 gennaio. Lo ha ribadito oggi un portavoce di Downing street, mostrando così che il governo intende rispettare le scadenze previste. Secondo il Guardian, vengono così smentite speculazioni su un possibile tentativo della premier May di ritardare il voto fino alla vigilia della Brexit, prevista per fine marzo.