lunedì, Novembre 25, 2024

Strage di Strasburgo, è finita la fuga di Chèrif: ucciso in un magazzino di rue du Lazaret

Il terrorista Chérif Chekatt è stato ucciso dalla polizia a Strasburgo. L’uomo era ricercato per l’attacco al mercato di Natale della città francese. Chekatt è stato ucciso dalla polizia in un magazzino di rue du Lazaret, nello stesso quartiere di Neudorf dove si erano perse le sue tracce la sera dell’attacco. L’attentatore ha sparato per primo contro un’auto della polizia prima di essere abbattuto dagli agenti. Con sé aveva anche un coltello.
“Alle 21 una squadra della brigata specializzata, composta da tre poliziotti, ha identificato l’individuo che camminava. Lo hanno interpellato. Si è girato. I funzionari hanno neutralizzato l’assalitore”, ha spiegato il ministro dell’Interno francese, Christophe Castaner. “Sono orgoglioso delle forze dell’ordine”, ha poi aggiunto. Il ministro ha spiegato che “una pattuglia di tre agenti di polizia ha individuato alle 21 una persona che camminava in strada e corrispondeva alla segnalazione”. Interpellato dagli agenti, l’uomo “ha aperto il fuoco e gli agenti hanno risposto”. Castaner ha riferito di aver informato il presidente francese Emmanuel Macron. L’annuncio dell’uccisione di Chekatt “è un grande sollievo. E’ un’ottima notizia che permetterà ai cittadini di ritrovare più facilmente le loro abitudini, il loro modo di vita e i propri valori”, commenta il sindaco di Strasburgo, Roland Ries, ai microfoni della radio francese ‘France Info’. “Avevamo già deciso di riaprire il mercatino di Natale. Questa notizia ci conforta nella nostra decisione. La minaccia pesava come una spada di Damocle e turbava i cittadini. Aumenteremo la sicurezza al mercatino ma la logica generale resta la stessa”. E’ chiaro, aggiunge il sindaco, “che c’è una concentrazione nella nostra area” di persone pericolose “forse a causa della vicinanza con il confine. E’ chiaro che le cose non si fermano dall’oggi all’indomani. Intanto siamo felici per l’esito della vicenda. Ora possiamo tornare alle nostre abitudini di vita. E’ la nostra cultura, il nostro modo di vita che è preso di mira dai terroristi”. In tutto sono stati 720 gli agenti mobilitati oggi in Francia per trovare il killer 29enne che, dopo la sparatoria, è scappato salendo su un taxi per scendere a Neudorf, dove è sfuggito a un primo blitz e dove oggi si è svolta una nuova operazione di polizia dove non era stato effettuato alcun fermo. Perquisita a Parigi la casa di una delle sorelle intorno alle 14, quando gli agenti sono entrati nell’abitazione della donna e del marito, un medico, a boulevard Raspail. In quel momento, nella casa c’era anche un’altra sorella di Chérif. Oggi anche una quinta persona legata al killer in fuga era stata fermata, ma non fa parte della sua famiglia. A riferirlo, la procura di Parigi.
Intanto, il ministro francese dell’interno Christophe Castaner ha precisato questa sera il bilancio delle vittime dell’attacco: tre persone sono morte, altre tre sono gravemente ferite, fra la vita e la morte. Tre altri feriti sono stati dimessi dall’ospedale in giornata.
TAJANI – “Non bisogna abbassare la guardia, il pericolo non è finito. E la testa del serpente non è stata schiacciata”, dice all’Adnkronos il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, commentando a caldo l’uccisione di Cherif Chekatt.. Il presidente francese Emmanuel Macron, continua, “oggi all’inizio del Consiglio Europeo ci aveva informati che si era a poche ore dalla cattura”.
Tuttavia, prosegue il presidente dell’Aula di Strasburgo, l’Ue deve rafforzare gli strumenti a disposizione per lottare contro il terrorismo, e per questo lavora il Parlamento Europeo che ieri ha approvato una risoluzione, come “stilare una lista degli imam che predicano la violenza”, il monitoraggio dei “flussi finanziari” che sostengono l’attività terroristica, far sì che il procuratore europeo abbia “la competenza anche sui reati di terrorismo”, effettuare “controlli” per ostacolare l’attività dei terroristi su Internet. Insomma, per Tajani “la battaglia deve andare avanti”, perché “non è finita”.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli