Il personale dell’Ente Parco, nell’ambito delle attività di monitoraggio del Lupo, ha potuto constatare la presenza nel territorio del Gatto selvatico (Felis silvestris silvestris). Si tratta della prima segnalazione accertata di questa elusiva e rara specie nel Parco di Veio; le immagini sono state analizzate dal Dott. Luca Lapini della sezione zoologica del Museo Friulano di Storia Naturale da cui emerge che “tutti i 5 caratteri leggibili del modello disegno-colore (coda, stria dorsale, areola bianca gulare, assenza di collare nero, barratura esterna avambracci, strie evanescenti sui fianchi divise in tre quattro toraciche verticali intere mentre le lombari sono frammentate) sono tipici del fenotipo silvestris”.
“Il ritrovamento di un giovane esemplare di gatto selvatico, insieme a un esemplare adulto, testimonia con evidenza le potenzialità riproduttiva di quest’area del parco, che potendo sostenere varie popolazioni di carnivoripresenta ancora una discreta integrità ambientale – spiega in una nota l’ente parco – Il Gatto selvatico predilige gli habitat forestali, ha abitudini prevalentemente notturne e si nutre esclusivamente di vertebrati (roditori, piccoli uccelli, anfibi e rettili). E’specie fortemente territoriale e presente a basse densità ed è minacciato dalla frammentazione dell’ambiente forestale, nonché dalla competizione e ibridazione con il Gatto domestico Felis silvestris catus. E’ protetto ed incluso nella Direttiva ‘Habitat’ e presente, pur a bassa densità, in gran parte della porzione centro-meridionale della penisola italiana, in Friuli, in Veneto orientale ed in Sicilia. In Sardegna è presente la sottospecie africana lybica, introdotta nell’antichità”.