‘Sma così non va’. Con questo slogan, i lavoratori Sma stanno scioperando a Roma per contrastare una politica aziendale incapace di risollevare le proprie sorti, diretta esclusivamente a dismettere parte della rete vendita al migliore acquirente”. Così, in una nota, il segretario regionale UilTucs, Alessandro Contucci. Al momento sono due i punti vendita dati già per ceduti Anagnina 2 e Mezzavia ma il rischio è che molti altri ne seguiranno.
“È da tempo che chiediamo una inversione di tendenza all’azienda, investimenti, programmi ma otteniamo chiusure – prosegue Contucci – I lavoratori meritano delle risposte ma l’azienda si sottrae a ogni tipo di confronto diretto a fare chiarezza. Purtroppo le questioni sono due o i vertici aziendali sono incapaci di gestire un cambiamento organizzativo e produttivo per resistere sul mercato e questo giustificherebbe scelte ‘alla giornata’ cosa grave, oppure cosa ancora più grave le loro azioni sono riconducibili ad una strategia pianificata oltralpe, irrispettosa dei propri collaboratori che non ha nulla a che vedere con i tanto decantati valori che vengono continuamente professati”. Sul territorio capitolino ci sono più di 40 punti vendita con circa 1.500 lavoratori impiegati con una età media superiore ai 45 anni, con un elevato tasso di lavoro femminile part time. “Una massiccia dismissione della rete di vendita – conclude Contucci – creerebbe di conseguenza enormi disagi sociali alle famiglie coinvolte. Auspichiamo che Auchan da cui dipende il canale Simply Sma, nella persona del responsabile del personale Lionnet Dennis, comprenda che le sorti di un’azienda dipendono anche dalla fiducia che i propri collaboratori ripongono nei propri vertici fiducia che, purtroppo, oggi per tutta una serie di scelte unilaterali sbagliate è ai minimi termini”.
