“Nel 2017 le esportazioni dei poli tecnologici laziali hanno raggiunto 10,3 miliardi di euro, in crescita dell’11,2% rispetto al 2016. I poli hi-tech della regione si confermano tra le principali aree ad elevato contenuto tecnologico del paese, seconde solo ai poli hi-tech lombardi”. E’ quanto emerge dal Monitor dei Poli Tecnologici del Lazio realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. A trainare l’export regionale “è stato ancora una volta il polo farmaceutico che ha chiuso l’anno con una crescita a due cifre (+16,5%) grazie alle brillanti performance sui mercati avanzati, in particolare Stati Uniti, Germania, Regno Unito ma anche Irlanda e Giappone. Chiude invece in negativo il polo Ict romano (-4,7%) dopo due anni di crescita moderata rispetto ai massimi del 2013. – prosegue la nota – A condizionare la performance è stato in primis il calo verso il principale mercato di sbocco: gli Stati Uniti, ma anche verso Regno Unito, Emirati Arabi Uniti e Paesi Bassi. In decelerazione anche il polo aeronautico, che dopo il boom del 2016, nel 2017 evidenzia un fisiologico rallentamento (-15,1%) ma si posiziona comunque al secondo posto tra le realtà monitorate (in termini di export) subito dopo il polo di Varese”. Dal Monitor, poi, emerge in particolar modo come il 2017 sia stato un anno decisamente favorevole per l’industria farmaceutica italiana. Nel 2017 infatti il nostro Paese si è posizionato al primo posto tra quelli dell’Unione Europea per crescita delle esportazioni di prodotti farmaceutici (+16%) e con un ritmo tre volte superiore a quello della media europea. Hanno chiuso l’anno in positivo anche i distretti tradizionali. Il distretto della ceramica di Civita Castellana ha registrato una crescita del 5,3%: si tratta del quinto anno consecutivo con segno positivo. Buone anche le performance del distretto ortofrutticolo dell’Agro-Pontino che chiude l’anno con un +8,7%”. “Il 2017 è stato un anno positivo per l’export dei poli tecnologici e dei distretti tradizionali della regione confermando la dinamicità delle nostre imprese sui mercati esteri, grazie in particolare al polo farmaceutico, che si posiziona al primo posto tra le realtà hi-tech del Paese per valori esportati e che ha trainato l’export farmaceutico italiano, cresciuto più di quello dei competitor europei – dice Pieluigi Monceri, rResponsabile della Direzione Regionale Lazio, Sardegna e Sicilia – La specializzazione del Lazio in questo settore rappresenta sicuramente un fattore di sviluppo importante per la regione anche in prospettiva, considerato il progressivo invecchiamento della popolazione e l’attesa crescente domanda di salute e prodotti farmaceutici”.